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Regione Marche, il presidente Luca Ceriscioli e il vice presidente Anna Casini hanno snocciolato i numeri riguardanti gli investimenti compiuti nella regione dal 2015 al 2019, specificando in particolare quali fondi sono stati destinati alla provincia di Ascoli Piceno, operazione che ripeteranno in tutti i capoluoghi marchigiani.

Ceriscioli ha, poi, affrontato la questione della ricostruzione post sisma: per lui il decreto in discussione è un’occasione da cogliere, forse l’ultima per snellire la complessa macchina burocratica che sta invalidando la ripresa delle Marche e delle altre regioni colpite dal terremoto.

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Regione Marche, gli investimenti globali

Nel quadriennio 2015/2019 il totale degli investimenti compiuti nella Regione Marche, tra pubblici (fondi regionali di origine statale e fondi regionali veri e propri) ed europei (FESR, FEASR, FEAMP), ha raggiunto la cifra di 3 miliardi e 19 milioni di euro.

I fondi in ingresso sono divisi tra quelli ordinari (1 miliardo e 202 milioni) e tra quelli stanziati per il sisma (1 miliardo e 817 milioni).

A livello regionale, sono stati investiti nel pubblico 2 miliardi e 456 milioni; il resto è stato destinato al privato. Gli interventi hanno riguardato le connessioni e le infrastrutture, l’edilizia e la difesa del territorio; cifre importanti sono state destinate alla ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma.

Per quel che riguarda le connessioni, si è posto l’accento sull’importanza della banda ultralarga (con un investimento di 102.4 milioni) e sull’installazione del wi-fi lungo la costa, che permette di monitorare le presenze turistiche contando il numero di connessioni effettuate; la banda ultralarga permetterà una connessione internet ad alta velocità capillare sul territorio, che verrà sperimentata in anteprima a Montalto Marche. Inoltre, fondi sono stati destinati allo sviluppo dei cammini di fede (il Cammino Lauretano e quello Francescano) e delle ciclovie, in una prospettiva di valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile. Per l’edilizia, attenzione è stata rivolta agli adeguamenti antisismici, all’edilizia scolastica, per la quale sono stati spesi 515 milioni, e all’edilizia sanitaria (431 milioni). Infine, le azioni di difesa del territorio hanno interessato la difesa della costa e dei litorali, la prevenzione del rischio idrogeologico e degli eventi alluvionali.

Regione Marche, gli investimenti nella provincia di Ascoli 

Alla provincia di Ascoli Piceno, tra investimenti ordinari (172.153.733 euro) e per il sisma (413.173.739 euro) sono stati destinati oltre 585 milioni di euro, per la precisione 585.327.472, il che significata 2.825 euro pro capite, cifra che, confrontata con quella delle altre province, risulta la più alta della regione, anche a causa del peso dei fondi destinati alla ricostruzione post sisma.

Anche qui si è lavorato per lo sviluppo della banda ultralarga, delle ciclovie e dei cammini; una parte importante dei fondi è stata destinata alla manutenzione delle strade (quasi 354 milioni). Gli investimenti nel settore dell’edilizia, invece, sono stati volti principalmente a sanare la disastrosa situazione post sisma, con adeguamenti antisismici, valorizzazione patrimonio culturale e turistico ed interventi su edilizia residenziale (circa 20 milioni), sanitaria (circa 22 milioni) e scolastica (quasi 103 milioni). Infine, quasi 33 milioni sono stati destinati alla prevenzione del rischio idrogeologico.

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