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Cna Marche, da dati Movimprese elaborati dal centro studi della Cna, tra gennaio e dicembre 2019, le Marche sono state segnate da un’inversione di tendenza nel sistema produttivo. 

La Regione, lo scorso anno, ha perso 1.935 imprese attive (- 1,3%), ma il conto più pesante lo hanno pagato le imprese del commercio (-921 imprese); sono tuttavia aumentati i servizi avanzati e le società di capitale.

A rafforzarsi, in particolare, sono state le attività legate ai servizi più avanzati come le attività professionali e di consulenza (+126 imprese), le attività immobiliari (+125), quelle per servizi alle imprese ( +161 imprese), le attività artistiche e sportive (+45), i servizi della sanità e altri servizi sociali (+30 ), inoltre i servizi di informazione e comunicazione (+31 imprese). Cresce anche il numero delle imprese dei servizi di alloggio e ristorazione (+20).

“Prosegue, dunque il processo di riallineamento della struttura economica della regione rispetto alle economie più evolute del Paese, con il calo delle imprese attive in agricoltura, manifatture e costruzioni e la crescita numerica non per tutti i servizi (il commercio perde oltre 900 imprese), bensì per quelli più avanzati, a più alto contenuto di conoscenza”, sostiene la Cna.

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Cna Marche, meno imprese ma più servizi

Il sistema produttivo delle Marche si evolve: sempre meno imprese ma crescono quelle dei servizi più avanzati e quelle con le forme giuridiche più evolute. L’economia delle Marche ha perso nel 2019 quasi duemila imprese attive; la perdita è più intensa per le attività manifatturiere, dove la diminuzione tocca il – 1,6%, e per la componente artigianale dove la diminuzione raggiunge l’1,8%, pari a 791 imprese. La regione perde imprese soprattutto nel commercio e nel primario (-2,6%) mentre registra una crescita del tessuto di imprese in quasi tutti i settori dei servizi, specie in quelli delle attività professionali e di consulenza (+2,4%), dei servizi di supporto alle imprese (+4,1%), nelle attività artistiche e sportive (+2,0%) e nella sanità e altri servizi sociali (+3,5%).   

Secondo le elaborazioni condotte dal centro studi CNA Marche sulla base dei dati Unioncamere – Movimprese, anche tra le manifatture si riscontrano andamenti opposti tra settori di attività: mentre calano le imprese delle produzioni alimentari, del sistema arredamento e moda, della meccanica, cresce invece il numero delle imprese delle produzioni in gomma e materie plastiche, della chimica e dell’elettronica, ma soprattutto delle riparazioni manutenzioni e installazioni di macchine e impianti (+4,0%)

Nelle regione tutti i territori provinciali perdono imprese, senza eccezione ma con ritmi diversi: si va dal -0,8% della provincia di Macerata al -1,7% della provincia di Ancona. Le maggiori perdite si sono avute tra le imprese individuali con oltre 2 mila imprese di scarto tra iscritte e cessate, ma sono calate fortemente anche le società di persone mentre sono cresciute di numero le società di capitali, segnalando come il tessuto delle imprese marchigiano si stia evolvendo non solo nella composizione per settore ma anche nella forma giuridica e negli aspetti organizzativi.

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