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Sanità nel Piceno, il prossimo 4 febbraio il consiglio regionale delle Marche è chiamato all’approvazione del piano sociosanitario per gli anni 2019-2021. “Un piano tardivo, lacunoso e particolarmente contrario agli interessi della comunità Picena”, a detta di Fratelli d’Italia; nel mirino il ritardo con cui il piano è stato varato e, soprattutto, la realizzazione dell’Ospedale unico del Piceno a Spinetoli,”strategia finalizzata a privare di un ospedale le due città più importanti della provincia”.

La proposta del partito di Centrodestra: istituzione dell’azienda ospedaliera Marche Sud, con la riqualifica del Mazzoni di Ascoli Piceno e la realizzazione di una nuova struttura a San Benedetto.

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Sanità nel Piceno, gli attacchi di FDI

“La proposta del partito democratico non solo arriva con quattro anni e mezzo di ritardo (l’ultimo piano è scaduto nel 2014) ma prevede la devastante decisione di chiudere gli ospedali di Ascoli e San Benedetto in favore della nuova struttura di Spinetoli“, tuonano gli esponenti di FDI, definendo la scelta del PD “una scelta  che è stata elaborata senza una analisi approfondita della domanda di salute del territorio, in assenza di un piano organico di ristrutturazione della rete ospedaliera della regione e soprattutto senza un disegno complessivo di adeguamento dell’offerta ospedaliera alle prescrizioni del DM 70, meglio noto come decreto Balduzzi”.

L’accusa mossa ai Dem, poi, è quella di aver svolto il dibattito sul nuovo ospedale nella più assoluta opacità, con soggetti privati, “evidentemente informati di più e meglio dei sindaci che si sono industriati a elaborare proposte progettuali, con grande dispendio di risorse economiche e professionali, su terreni privati che formalmente sono stati individuati solo lo scorso 31 dicembre. Solo gli uomini del PD sembrano esattamente informati circa il dimensionamento del nuovo nosocomio di Pagliare e del destino riservato agli Ospedali Mazzoni e Madonna del Soccorso”.

Fratelli d’Italia accusa, quindi, il Partito Democratico di poca trasparenza, e di aver dato indicazioni sul da farsi solo durante conferenze stampa, “l’ultima, in ordine di tempo, tenutasi a cura dei commissari del Popolo Matteo Terrani e Manuela Marcucci”, durante la quale si è annunciato che ad Ascoli e San Benedetto rimarrebbero due strutture di pronto soccorso e altrettanti day hospital senza reparti.

“Peccato che la legge lo vieti ma questo evidentemente è solo un dettaglio per quanti ritengono che gli ospedali siano solo aggregati edilizi”, commenta Fratelli d’Italia, confermando assoluta contrarietà a questa strategia.

FDI, le proposte per la sanità

Da parte di Fratelli d’Italia verrà proposto un emendamento specifico, a cura del capogruppo in Regione Elena Leonardi, per l’istituzione dell’azienda ospedaliera Marche Sud su due plessi, con l’ospedale Mazzoni da riqualificare e una nuova struttura a San Benedetto. Si tratta di una proposta che da sempre la destra Picena ha sostenuto per la sanità della provincia.

“Tra pochi mesi i marchigiani andranno al voto e con la nuova giunta di centro destra, annullata la proposta del PD,  si concretizzerà la svolta che si attende da anni. Una svolta fatta di tre elementi fondamentali: maggiore equilibrio tra i territori, maggiore rilevanza delle professioni mediche e maggiore autonomia nella direzione delle aree vaste. A maggio si cambia e le idee sono già chiare”, concludono i membri di FDI.

 
  
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