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Un’app che permette di avere con un semplice touch l’autocertificazione digitale al posto di quella cartacea; è quello che sta studiando il gruppo di lavoro guidato dal Manager Internazionale scelto da Conte per guidare la Fase 2, Vittorio Colao.

Il progetto sembrerebbe quello di un’applicazione che  non solo sostituirebbe l’autocertificazione ma che permetta anche di  geocalizzare anche le persone e i loro spostamenti, così da avere un controllo più preciso e capillare per la lotta al coronavirus.

Autocertificazione digitale, ecco cosa si tratta

Un’app scaricabile per i diversi sistemi operativi Ios e Android che sostituisca la famosa autocertificazione cartacea. Questo sarebbe l’oggetto di studio e di valutazione per il gruppo di esperti, con a capo Vittorio Colao, chiamato a lavorare per organizzare la Fase 2 per la ripartenza del nostro paese.

Della creazione di questa app hanno già discusso lo stesso Colao e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella riunione di insediamento della task force a Palazzo Chigi. Il sistema oltre a sostituire l’autocertificazione cartacea avrà anche  un alert per segnalare soprattutto gli spostamenti dei cittadini, aiutando così nella ricostruzione dei contatti avuti e a bloccare la circolazione del virus.

“Se questo processo di autocertificazione fosse informatizzato, le autorità avrebbero a disposizione tutti i dati necessari in tempo reale, sia di flusso che di stock, velocizzando gli accertamenti e il monitoraggio degli spostamenti per limitare il contagio” ha affermato Federica de Luca, ricercatrice dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP). In questo modo, i cittadini che presentassero l’autocertificazione, su una piattaforma istituzionale, si sentirebbero sicuramente più tutelati e agevolati nelle procedure.

Ancora non è chiaro invece se l’app avrà anche un ruolo, alla fine della quarantena, nella gestione e nel controllo del flusso di persone sui mezzi pubblici e nei locali pubblici più affollati. 

L’opinione del Ministero dell’Interno

L’autocertificazione cartacea  non può essere sostituita da un’applicazione per smartphone, anche se apparentemente motivata da esigenze di semplificazione e velocizzazione delle procedure, l’utilizzo di questa app è in contrasto con le prescrizioni in vigore.

Il foglio con cui ognuno di noi certifica ogni spostamento, deve essere firmato sia dal cittadino sottoposto al controllo che dall’operatore di polizia, previa identificazione del dichiarante. La stessa autocertificazione va inoltre acquisita in originale dall’operatore che effettua il controllo, per le successive verifiche.

I dati in essa contenuti, consentono di rivelare, infatti, non soltanto la frequenza e la tipologia dello spostamento dell’individuo ma anche le ragioni, sia  personali che riservate, che motivano lo spostamento e che possono essere anche  sensibili come lo stato di salute, le esigenze personali oppure le circostanze lavorative.

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