Articolo
Testo articolo principale
Giuseppe Conte in un post sulla sua pagina Facebook ha rassicurato gli italiani: “in queste ore sta continuando senza sosta il lavoro del Governo, coadiuvato dall’équipe di esperti, al fine di coordinare la gestione della fase due, quella della convivenza con il virus”.
 
Per ora, le misure restrittive sono state prorogate sino al 3 maggio e, comprensibilmente, molti cittadini, come molte imprese e attività produttive, sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o la loro abolizione, anche per motivi economici. “Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”, scrive il Premier.
 
“In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti tollerabile soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere”, prosegue Conte.
 

Conte: entro questa settimana i dettagli sulle riaperture

In effetti, il problema della sicurezza non si limita al rispetto, da parte della singola impresa o attività commerciale, dei protocolli nei luoghi di lavoro: occorrerà valutare anche i flussi e i movimenti di lavoratori che le riaperture genereranno, ad esempio garantendo il rispetto della distanza di sicurezza sui mezzi pubblici, scongiurando il rischio di sovraffollamento nelle cosiddette ore di punta. Per Conte, la soluzione è un programma nazionale condiviso ma che tenga conto delle differenze regionali: “Questo programma deve avere un’impronta nazionale, perché deve offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali. Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non solo le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19”.
 
 

 
Conte scrive, poi, che nei prossimi giorni il Governo, coadiuvato dagli esperti, analizzerà a fondo il piano di riapertura, approfondendone tutti i dettagli. “Alla fine, ci assumeremo la responsabilità  delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell’esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell’interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza”.
 
La conclusione del Premier: “E smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova. Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio“.
 
TAG: , ,