Articolo
Testo articolo principale

Secondo l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha precisato di non diffondere il concetto di patente di immunità, in quanto ad oggi non risulta certa la possibilità di diventare immuni al Coronavirus per tutti coloro che sono guariti o dimessi. 

Il concetto  dovrebbe servire ad identificare chi è già stato infetto e che quindi potrebbe tornare a condurre una vita “normale” e sembra essere l’idea di alcuni politici italiani in primis Attilio Fontana,Presidente della Regione Lombardia ma secondo l’Oms si tratta di un messaggio rischioso in quanto non è detto che chi è guarito possa essere considerato immune.

In merito all’argomento, sorge spontanea una domanda, ma è possibile diventare immuni al virus?

Coronavirus, le risposte dell’OMS sull’immunità

L’immunità al Coronavirus è forse uno dei tanti interrogativi che tutti si pongono in attesa dell’arrivo del vaccino. Chi ha già contratto il virus si può considerare immune avendo sviluppato gli anticorpi?

Da parte di alcuni esponenti politici si è manifestata la volontà di una “patente di immunità” o “passaporto di immunità” cioè un certificato in cui si attesta che chi è guarito può tornare di nuovo alla vita di tutti i giorni in quanto non costituirebbe un rischio per gli altri.

Ma prima di parlare di questo documento bisognerà accertarsi che la possibilità di diventare immuni sia vera e per adesso l’Oms precisa che non ci sono prove scientifiche che attestano  che coloro che hanno contratto il virus hanno sviluppato gli anticorpi e che  di conseguenza  possono essere considerati  immuni anzi si raccomanda di continuare a proteggersi e a proteggere gli altri.

Anche Angela Rasmussen, virologa della Columbia University ha affermato che ”  è necessario un lavoro molto più scientifico per assicurarsi che la presenza e la qualità degli anticorpi rilevati in un test conferisca l’immunità. Gli scienziati devono anche capire quanto dura quell’immunità. Infine, ci sono anche preoccupazioni sull’affidabilità dei test sugli anticorpi, che possono dare falsi positivi e falsi negativi”.

La possibilità di diventare immuni si presenta quando si viene inizialmente infettati dal Coronavirus e  di solito ci vogliono dai 10 ai 14 giorni per produrre anticorpi efficaci, quell’immunità raggiunge il picco dopo 4-8 settimane dall’infezione, e a quel punto gli anticorpi sono davvero potenti” ha spiegato l’immunologo che studia il Covid-19 presso l’università del Texas Medical Branch Vineet Menachery. 

Quali sono gli anticorpi per essere immuni

Il punto fondamentale sarà prima di tutto  trovare anticorpi neutralizzanti, ossia le molecole che impediscono a un virus o a un patogeno di infettare più cellule, nelle persone guarite. Ci sono infatti due principali tipi di test in corso di studio, uno è più semplice e rapido, in quanto cerca solo gli anticorpi nel sangue e fornisce i risultati in poche ore.

L’altro, il test di neutralizzazione del siero, è più lungo perché non solo cerca gli anticorpi ma li espone a un virus in coltura cellulare per verificare quanto sono efficaci nel contrastarlo. 

Una volta studiati gli anticorpi, bisognerà capire anche se la loro presenza  nel sangue sta ad indicare che non si può più trasmettere l’infezione ad altre persone.

Anche nel caso in cui si diventi immuni, una cosa che gli esperti ancora  non sanno,  è quanto dura l’immunità. “Per scoprirlo”, dicono ” ci vorranno mesi o anni quando andremo a vedere se gli anticorpi sono ancora lì e per stabilire le modalità e il tempo di immunizzazione”.

Leggi anche Coronavirus e anziani, come comportarsi per evitare il contagio

 

TAG: , , ,