Articolo
Testo articolo principale

Coronavirus Marche, l’assessore regionale al Turismo-Cultura Moreno Pieroni ha rilasciato una dichiarazione in merito alle notizie apparse sulla stampa che riportano le previsioni dell’Osservatorio sulla Salute delle Regioni circa la possibile uscita dal contagio delle varie regioni; questa stima vedrebbe le Marche raggiungere l’azzeramento dei contagi non prima del 23 giugno, considerandola la quart’ultima regione d’Italia.

“Siamo stati la regione con una curva di contagio che rasentava, ai primi di marzo, quella della Lombardia e siamo adesso la regione con l’indice più basso d’Italia già ai primi di maggio, la regione che ha chiuso la curva prima degli altri.  Ci sono 4 province su 5 che hanno raggiunto lo zero e una che lo sta raggiungendo. Segno evidente di una gestione dell’emergenza sanitaria ottimale e segno che il lockdown ha funzionato grazie alle misure prese e perché i marchigiani quando sono chiamati a collaborare lo fanno senza discutere, quei marchigiani che colgo l’occasione di ringraziare di vero cuore perché ce l’hanno messo davvero tutto il senso del dovere e della responsabilità che li contraddistingue. E’ grazie a loro e al personale sanitario che ha fatto l’impossibile, che oggi possiamo stare più tranquilli, anche se sempre con la massima cautela”, le parole di Pieroni.

Leggi anche: Regione Marche, presentato il nuovo sito dedicato al turismo

Coronavirus Marche, Pieroni: allarmismo crea gravi danni al turismo

Nonostante i buoni risultati raggiunti nelle Marche, “all’Osservatorio sulla Salute delle Regioni non basta, non basta perché ci colloca nel rischio intermedio-alto, come la Lombardia che ha circa 300 casi positivi al giorno o il Piemonte, prevedendo il nostro exit day al 23 giugno, come quart’ultima regione in Italia, addirittura dopo l’Emilia Romagna.  Allora qui si tratta non di algoritmi e di denominatori, ma di tenere conto della realtà effettiva, quella che si vive quotidianamente , dei dati accertati da un organismo serio come il nostro Osservatorio regionale che ha calcolato per le Marche un’uscita a fine maggio dall’indice di rischio, cioè ben un mese prima, per raggiungere quel dato considerato fondamentale per consentire la circolazione fra regioni. Se invece queste previsioni  dell’ Osservatorio nazionale ( che peraltro danno l’Umbria adesso al rischio massimo solo perché ha una crescita di poche unità di fronte al bassissimo indice mantenuto in tre mesi) ci continuano a collocare a fine giugno come data di uscita, significa non comprendere quale danno si crea in un settore per esempio come il Turismo e tutto l’indotto che vi ruota attorno. Un segno che si legge più come un puntiglio a voler sostenere la validità di  previsioni fatte un mese fa che un reale dato scientifico. Insomma più un non volerci dare ragione, che una previsione  suffragata dai fatti”, commenta l’assessore Pieroni.

“Se il nostro Osservatorio regionale oltre che essere tempestivo nella trasmissione dei dati all’Istituto nazionale è anche efficiente nel sistema di monitoraggio occorre dargli credito e fiducia perché  lavora in assoluta trasparenza. Non si può chiedere il trasferimento di dati e poi non tenerne conto perché qui, dopo la salute che abbiamo considerato da subito il bene primario, ora si sta giocando con il futuro economico di tante persone se si dichiara che le Marche usciranno dal contagio a fine giugno. E’ un’informazione penalizzante e non si comprende bene su quali basi. Diffondere certi messaggi è deleterio per molti comparti, dal turismo alle attività culturali, all’artigianato e al commercio. Proporrò quindi che la giunta regionale prenda in considerazione l’ipotesi che possano configurarsi gli estremi di un lucro cessante e comunque un danno indiretto alla comunità marchigiana prodotto da queste informazioni fuorvianti e irreali”, conclude l’assessore.

Leggi anche: Lonely Planet sceglie le Marche tra i Best in Travel 2020

TAG: , , , ,