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Coldiretti Marche, sono oltre 1300 le aziende agricole marchigiane che hanno un giovane al timone.

Un ritorno alle campagne, certificato dai dati della Camera di Commercio delle Marche, per vincere la disoccupazione giovanile e il fenomeno dei NEET. Questi ultimi, giovani che non studiano e non lavorano, nella nostra regione rappresentano circa il 16% dei ragazzi e delle ragazze tra i 15 e i 34 anni. Dato migliore rispetto al 23,8% nazionale ma più alto di quello marchigiano pre crisi (12,4% nel 2007), rilevano da Coldiretti Marche su dati Istat in vista della Giornata Mondiale per le Competenze Giovanili, istituita dall’Onu e celebrata il 15 luglio per richiamare l’attenzione sui problemi di coniugare la formazione con il mercato del lavoro.

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Coldiretti Marche, gli Oscar Green

Dalla campagna e dalle idee innovative dei coetanei può arrivare una fonte d’ispirazione per tanti giovani. Anche per questo Coldiretti Giovani Impresa organizza gli Oscar Green: quest’anno, per la nostra fase regionale, ci saranno in concorso 40 aziende da tutte le province marchigiane.

Il premio, giunto alla sua 14esima edizione, accende i riflettori sull’imprenditoria giovanile che innova in campagna ma senza perdere di vista la tradizione. Sei categorie in concorso: Impresa 4.Terra, per la tecnologia, l’innovazione e la comunicazione, Campagna Amica per la promozione del Made in Italy attraverso la vendita diretta, Sostenibilità, per le buone pratiche di tutela dell’ambiente, Fare rete, per quelle aziende che hanno saputo creare legami lavorativi con l’agricoltura, Noi per il sociale, dedicato a quelle aziende aperte anche a progetti sociali con servizi dedicati alle fasce più deboli, Creatività che vuole premiare l’idea, l’innovazione di un prodotto.

I vincitori delle rispettive categorie concorreranno poi alla fase nazionale. Intanto Coldiretti Marche lavora per organizzare, con tutte le misure di sicurezza anti contagio del caso, la premiazione della fase regionale che quest’anno si svolgerà nel mese di settembre e sarà ospitata dalla provincia di Ancona.

Coldiretti Marche, il welfare agricolo per le aree interne

Il 5,2% dei marchigiani ha difficoltà di accesso a servizi come, ad esempio, quelli dedicati all’infanzia o agli anziani. Tant’è che mentre, in generale, quasi 9 italiani su 10 (89%) sognano l’agricolonia per i propri figli, solo il 16% dei bambini fino a due anni di età usufruisce del nido. Servizi presenti, per altro, solo nella metà dei Comuni marchigiani lasciando sguarnite intere aree, soprattutto nell’entroterra.
 
È quanto emerge da una analisi di Coldiretti Marche rispetto al report di La vera agricoltura sociale fa bene all’Italia su dati di Fondazione Univerde e Istat. Ma non ci sono solo i servizi per l’infanzia: la nostra regione accoglie il 7% delle imprese che si occupano di agricoltura sociale. Tra servizi educativi, didattici, inserimenti lavorativi, centri diurni, assistenza al disagio, progetti di longevità attiva sono 50 le aziende agricole iscritti all’apposito elenco regionale e se si considera la superficie agricola utilizzata per queste attività le Marche figurano al terzo posto nazionale dietro a Puglia e Piemonte, le regioni con il maggior numero assoluto di realtà.
 
“L’agricoltura è la risposta prima alla richiesta di welfare che emerge dai territori. Attraverso le strutture aziendali dei nostri imprenditori e la professionalità delle figure impiegate, il servizio sociale offerto dagli agricoltori è l’espressione massima della multifunzionalità rurale che va dalla tutela dell’ambiente alla cura delle persone” commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche. Un sostegno importante per le famiglie in difficoltà, gli anziani, i bambini, i disabili e le fasce più disagiate della popolazione travolte da anni di crisi economica, accentuata prima dal terremoto e ora, in ultimo, dall’emergenza Coronavirus.

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