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Coronavirus: quando si tornerà a scuola, a settembre, la misurazione della temperatura corporea degli studenti verrà effettuata a casa dalle famiglie. Lo ha annunciato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista su Tv2000. Dunque, non ci saranno termoscanner per la misurazione della temperatura. Inoltre, la didattica sarà in presenza per tutti e ci sarà una riorganizzazione degli spazi, per evitare classi sovraffollate.

Coronavirus, Azzolina a Tv2000: “Al ritorno a scuola, la misurazione della temperatura verrà fatta a casa dalle famiglie”

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervistata dal giornalista Fabio Bolzetta nella trasmissione “Tgtg” su Tv2000, ha dichiarato che la scuola riprenderà il 1° settembre. Ma quello del primo giorno di settembre sarà un rientro parziale, dopo la pandemia di Covid-19, poichè sarà valido solo per gli studenti che devono svolgere dei “corsi di recupero debiti”.

Poi, dal 14 settembre, ci sarà l’effettivo ritorno in classe, per gli alunni degli istituti di ogni grado. Per il rientro a scuola, la Ministra ha affermato che, tra scuola e genitori, ci sarà un patto di responsabilità reciproca: “Il Comitato tecnico-scientifico e il Ministero hanno stabilito che la misurazione della temperatura verrà fatta a casa. Se i ragazzi avranno 37.5 gradi, non potranno essere portati a scuola”.

Riguardo le misure di distanziamento, Azzolina ha spiegato: “Abbiamo lavorato seguendo il principio di prudenza e, sulla base dei documenti, sappiamo che dobbiamo mantenere il ‘metro di distanza statico’, tra studente e studente; mentre, se facciamo riferimento alla distanza tra cattedra e banchi, la distanza è di due metri. Stiamo lavorando con tutti gli attori, all’interno dei tavoli regionali, per una scuola in presenza e in sicurezza”.

Sul tema dei test sierologici, che dovranno essere eseguiti su tutto il personale scolastico, la Ministra Azzolina ha detto: “Sarà il commissario Arcuri a gestire il bando di gara, sia per i test sierologici, sia per i banchi. Questo ci permetterà di velocizzare le procedure. I test sierologici sono su base volontaria, tante persone del mondo della scuola ce li hanno chiesti, ma sono su base assolutamente volontaria”.

«Non vogliamo smembrare le classi – ha proseguito Lucia Azzolina – Ma alcune classi, da 30-35 persone, sono troppo numerose. Ci sarà spazio per tutti, stiamo lavorando per adeguare al meglio gli spazi già esistenti. Stiamo guardando ad edifici dismessi e ad altri locali: cinema, teatri, musei. Gli arredi ci aiuteranno tanto; i banchi singoli, rispetto ai banchi enormi e vetusti, ci permetteranno di acquistare spazio”.

Infine, la Ministra dell’Istruzione ha precisato che la “didattica a distanza” non riguarderà i bambini più piccoli, ma coinvolgerà solo gli studenti dai 14 ai 18 anni: “Questi ragazzi avranno la possibilità anche di una didattica innovativa, ma la didattica sarà per tutti in presenza. Per settembre mi sento di rassicurare i genitori, l’obiettivo è per riportare tutti a scuola, stiamo lavorando notte e giorno per raggiungere questo obiettivo”.

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