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Ascoli, il sindaco Marco Fioravanti reclama a gran voce l’estensione delle misure contenute nella bozza del Decreto Agosto anche alle aree del cratere del sisma del 2016. 

Chiamata alle armi rivolta ai parlamentari del territorio, i rappresentanti della Regione Marche, i colleghi sindaci, presidenti e direttori delle varie associazioni di categoria e tutti i cittadini, per far “sentire forte e chiara al Governo la voce del nostro territorio”.

La richiesta? Che “le misure contenute nel Decreto Agosto siano estese anche alle aree del cratere, evitando così che – dopo il terremoto e l’emergenza sanitaria – la nostra area di crisi diventi ancora più complessa di quanto già non sia”.

Appuntamento, fin da oggi, con un consiglio comunale aperto per il mese di settembre, con tutti i rappresentanti istituzionali, “per discutere di questa tematica e dell’inserimento del Piceno nel piano infrastrutturale del Governo”.

Ascoli, la polemica di Fioravanti contro il decreto agosto

Non è ammissibile che il Governo riservi determinati sostegni economici solo alle regioni del Sud Italia, dimenticando completamente chi – negli ultimi anni – ha dovuto fare i conti prima con una devastante crisi economica, poi con un drammatico terremoto e infine con l’emergenza Covid”.

Ma di quali misure stiamo parlando? La bozza del Decreto Agosto ne contiene diverse, tra cui la defiscalizzazione fino al 30% per il pagamento dei contributi ai dipendenti.

Un incentivo importante per favorire la ripartenza post emergenza di aziende e attività che sono state costrette alla chiusura durante il lockdown, “un incentivo che non può essere riservato solo ai territori del Mezzogiorno”.

Le aree del cratere spesso dimenticate

Una decisione di questo tipo non può davvero essere tollerata: imprese, esercizi commerciali, imprenditori e artigiani delle aree del cratere non possono essere considerati come lavoratori di serie B. Se il testo venisse confermato, si tratterebbe dell’ennesimo affronto verso un’area che – dopo le drammatiche calamità naturali – viene ripetutamente colpita e danneggiata anche da chi, al contrario, dovrebbe favorirne la ripartenza”.

Il primo cittadino continua ricordando che purtroppo non è la prima volta che il Governo dimentica il Piceno, era infatti già accaduto con la misura “Resto al Sud”, inizialmente prevista solo per le aree del Mezzogiorno e solo successivamente estesa anche alle aree del cratere.

“Non possiamo di certo tollerare l’ennesimo schiaffo ai territori messi in ginocchio dal sisma: è vergognoso che il Governo non prenda mai in considerazione le nostre aree. A meno che lo stesso Governo non abbia deciso di accentuare le differenze tra le varie zone del Paese, per dare il colpo di grazie alle comunità dell’entroterra”.

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