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Sindacati Ascoli: Cgil, Cisl e Uil fanno il punto sull’attuale situazione nei luoghi di lavoro: “Riteniamo che adesso si entri in una fase diversa, dove i Protocolli aziendali di sicurezza anti contagio restano un punto fermo da cui partire e pratiche imprescindibili per poter lavorare, ma necessitano di essere rispettati e implementati, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei casi di positività, di quarantene derivanti dai contatti tra persone, e di prevenzione”.

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Sindacati Ascoli: occorre costituire comitati anti contagio

“Nella provincia di Ascoli Piceno si verificano situazioni differenti tra loro e solo alcune aziende monitorizzano la totalità dei loro dipendenti mentre in molte aziende si interviene solo su specifici casi, attendendo comunicazioni dall’Area Vasta, che puntualmente non arrivano, ben sapendo della difficoltà del Servizio Pubblico, di tracciare i casi positivi” scrivono i sindacati.

Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno valutano indispensabile che le aziende del territorio convochino o costituiscano i comitati aziendali anti contagio, come previsto dalla normativa, che individuino, nel rispetto della privacy delle persone e quando se ne verifichi il bisogno, i percorsi più adeguati di screening e tracciatura dei propri dipendenti per garantire la salvaguardia delle stesse aziende, nel momento di massima risalita della curva dei contagi, mettendo così le persone in condizioni di maggiore sicurezza e tranquillità.

I sindacati di Ascoli Piceno quindi chiedono con forza l’intervento e monitoraggio del Pubblico, sottolinenando che “le Istituzioni, delegate alla gestione della sanità, possono supportare, attraverso convenzioni e/o sovvenzioni, quelle imprese cui chiediamo di svolgere un ruolo di utilità pubblica e sociale”.

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