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Regione Marche, in poco più di due mesi varata la prima manovra della Giunta Acquaroli per un totale di 523 milioni di euro (209 milioni per il 2021, 167 milioni per il 2022, 147 per il 2023). Quattro le priorità che il presidente Acquaroli ha voluto individuare nelle sue linee di mandato – famiglia, imprese, fragilità e eccellenze – e che si sono tradotte per la prima volta in un documento di economia e finanza regionale che esprime una visione strategica prima ancora che un freddo elenco di numeri.

“Abbiamo ricevuto una regione in coma – afferma l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – già afflitta da una profondissima emergenza economica e sociale, ancora prima della pandemia, che con la crisi sanitaria si è ulteriormente aggravata. Tutti gli indicatori economici parlano di un territorio profondamente ferito e da risollevare, con una guida politica forte e responsabile”.

Regione Marche, Guido Castelli sul bilancio

“Dopo il 31 marzo si rischia una forte emergenza sociale, per questo abbiamo voluto appostare 15 milioni per sostenere le aziende delle aree di crisi complessa del territorio, e un set di iniziative di riordino delle politiche attive del lavoro finalizzato a contrastare l’emergenza sociale. A ciò si aggiunga una serie di interventi per circa 30 milioni di euro, che abbiamo messo in campo per contenere gli effetti della pandemia, che si sono già scaricati sulle attività più direttamente colpite. Lavorare per il tessuto imprenditoriale attraverso tutta una serie di misure che rendano la Regione più capace di intercettare le esigenze profonde dell’impresa marchigiana che si è fortemente trasformata negli anni, per evitare il rischio del puzzle”.

In quest’ottica di rilancio della regione – aggiunge l’assessore Castelli – “il primo obbligo a cui si deve assolvere è quello di diventare più efficienti. Di questi tempi il problema non è tanto trovare le risorse ma riuscire a spenderle in maniera proficua. Ci siamo resi conto che fino adesso il tasso di efficienza della spesa regionale non è adeguato alle esigenze del nostro territorio.

Anche per questo metteremo mano alla riforma organizzativa della struttura dell’ente e alle partecipate, azioni che dopo la manovra di bilancio contiamo di fare entro il primo quadrimestre del 2021, con particolare riferimento alla Svim che sarà trasformata in Sviluppo Europa Marche e la Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Una lunga marcia inizia con un piccolo passo ma quello che abbiamo fatto è sicuramente un passo verso il futuro”.

Bilancio, Baldelli: investimenti sui progetti per le infrastrutture

“L’approvazione del bilancio 2021-2023, nella tarda serata di ieri, rappresenta un vero e proprio cambio di passo delle politiche della Regione, realizzato in soli 60 giorni dell’insediamento della Giunta, per andare diritti agli obiettivi di mandato che l’assessorato affidatomi e la giunta si sono prefissati”. Così sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli.

“La Regione Marche ha stanziato 5,7 milioni di euro da investire per la progettazione di opere e infrastrutture. Un vero cambio di passo perché la Regione, da oltre 10 anni, non finanziava progetti di infrastrutture e non aveva quindi alcuna visione per il futuro. Senza progetti, inoltre, è di fatto impossibile ottenere finanziamenti, poiché gran parte dei fondi comunitari e nazionali vengono assegnati solo per opere e infrastrutture già in stato avanzato di progettazione e quindi cantierabili in breve tempo.

È stata proprio la mancanza di progetti uno dei motivi del ritardo infrastrutturale in cui si trovano ormai da troppo tempo le Marche. Le ultime amministrazioni hanno completamente trascurato questa voce di bilancio, che l’attuale giunta e la maggioranza consiliare hanno invece deciso di prevedere nuovamente. Peraltro, la mancata condivisione, da parte del governo, sulla scelta delle opere da finanziare con il Recovery Fund desta notevoli preoccupazioni. Anche per questo ci stiamo attrezzando.

E così, dopo 10 anni di letargo, la Regione Marche torna finalmente a mettere mano agli elaborati progettuali, con l’obiettivo di creare progressivamente un sistema interconnesso e intermodale di strade, ferrovie e ciclabili che faccia dialogare le Marche con tutto il centro Italia e con le principali direttive nazionali ed internazionali. Partendo da porto, aeroporto e interporto, che dovranno diventare i principali punti di snodo da cui si dipanerà tutta la rete di trasporto regionale. L’obiettivo è collegare costa e entroterra senza soluzione di continuità tramite la Pedemontana delle Marche e il sistema delle intervallive. Oltre ai 5,7 milioni di euro per la progettazione – prosegue l’assessore Baldelli – sono stanziati in bilancio 70 milioni di euro per realizzare nuove strade e piste ciclabili e ulteriori 20 milioni per la manutenzione delle esistenti”.

Tra le deleghe dell’assessore Baldelli, anche l’Edilizia ospedaliera: “Alle risorse destinate dallo Stato abbiamo aggiunto, già in questa prima fase, 12 milioni di euro della Regione per l’adeguamento delle strutture sanitarie ed ospedaliere. L’esperienza del Covid-19 ha mostrato la necessità di rivedere l’organizzazione sanitaria ed ospedaliera delle Marche, che è collassata durante la pandemia della scorsa primavera.

Così, a poche settimane dal suo insediamento, questa Giunta ha bloccato la previsione degli ospedali unici che ha spogliato l’entroterra marchigiano dei suoi nosocomi, con la lesione del diritto alla salute dei suoi abitanti. La riorganizzazione sanitaria, dunque, non potrà più dimenticare la manutenzione e riqualificazione degli ospedali esistenti, che devono tornare ad essere strutturalmente sicuri.

Per questo la Giunta regionale ha voluto aggiungere risorse proprie che serviranno anche a riportare servizi primari nelle aree interne, nell’ottica di un riequilibrio territoriale di cui si gioveranno sia l’entroterra, sia la costa. Nella nostra visione, gli ospedali delle aree interne dovranno fungere da filtro alle strutture principali poste sulla costa che, in alcuni territori, hanno necessità di essere potenziate o rinnovate anche strutturalmente”.

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