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Il Sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti nei giorni scorsi ha incontrato il professor Giuseppe Catalano, Capo della struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per parlare della realizzazione della Ferrovia dei Due Mari.

Entro fine Aprile verranno  aggiudicati i lavori, dal valore di 64 milioni di euro, per il secondo stralcio del primo lotto della variante Trisungo-Acquasanta ed inoltre il Ministero delle Infrastrutture e i vertici Anas hanno assicurato ulteriori 250 milioni per una serie di interventi di potenziamento e miglioramento della variante Trisungo-Acquasanta.

Ferrovia dei due Mari, il  Sindaco Fioravanti ha incontrato Catalano

Secondo incontro tra il Sindaco di Ascoli  Marco Fioravanti e il Commissario Catalano.

Come ha spiegato il primo cittadino, “,  mi sono recato a Roma per un nuovo incontro con i vertici Anas e con il professor Giuseppe Catalano, Capo della struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un incontro davvero proficuo: grazie ai nostri costanti solleciti infatti, nei prossimi mesi verranno gettate le basi per importanti interventi di riqualificazione del versante marchigiano della Strada Salaria: oltre ai 17,31 milioni di euro già stanziati per lavori in corso di esecuzione, ne arriveranno altri 5,28 per interventi da attuare nei prossimi mesi. Entro fine Aprile verranno inoltre aggiudicati i lavori, dal valore di 64 milioni di euro, per il secondo stralcio del primo lotto della variante Trisungo-Acquasanta.

Come se non bastasse, il Ministero delle Infrastrutture e i vertici Anas hanno assicurato ulteriori 250 milioni per una serie di interventi di potenziamento e miglioramento della variante Trisungo-Acquasanta: entro i primi mesi del 2022 sarà affidata la progettazione di tali lavori. Ci è stato inoltre confermato lo stanziamento di 25 milioni di euro per la variante di Mozzano: soldi che serviranno a mettere in sicurezza un tratto pericoloso della Salaria e che dimostra la grande attenzione che stiamo riservando alle nostre frazioni. Oggi il tempo di percorrenza per raggiungere Roma attraverso questa strada è di circa tre ore: nel giro di una settimana i tecnici Anas ci comunicheranno quanto questi interventi potranno accelerare la tratta di percorrenza da e verso la Capitale. Con il professor Giuseppe Catalano abbiamo invece nuovamente affrontato il tema della Ferrovia dei Due Mari: abbiamo ribadito al Governo la richiesta di finanziare lo studio di fattibilità di questa opera, fondamentale per il collegamento della dorsale Adriatica con quella Tirrenica. Da parte del professor Catalano e del ministro Enrico Giovannini c’è stata massima apertura e disponibilità verso le esigenze della nostra Ascoli, del Piceno e di tutti i territori coinvolti, per questo li ringrazio. Ho colto l’occasione infine per invitare proprio il ministro nella nostra città: non abbiamo ancora stabilito una data, ma appena possibile sarà ad Ascoli per verificare personalmente le difficoltà infrastrutturali del nostro territorio”

 

Ferrovia dei due Mari,  il sostegno del Bim Tronto 

“”L’investimento su progetti di miglioramento infrastrutturale e razionalizzazione della mobilità nelle aree interne e locali è di fondamentale importanza per superare definitivamente l’isolamento geografico in cui versa questo territorio”, dichiara il presidente Contisciani.

Il provvedimento approvato dal consiglio direttivo rientra, dunque, a pieno titolo in un’azione di valorizzazione e difesa del Piceno a cui va ad aggiungersi la deliberazione unanime in merito al sostegno della candidatura di Ascoli a Capitale della Cultura 2024.

Un percorso lungo e articolato a cui l’ente intende garantire un appoggio concreto, portando in dote le potenzialità sinergiche del Sistema Museale Piceno.

La rete, a cui oggi aderiscono tutti i Comuni della provincia di Ascoli e quasi 90 musei del territorio, è al centro di un protocollo d’intesa siglato con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, e si avvia alla definizione di un tavolo di coordinamento in vista del prossimo accordo quadro con cui si definiranno strategie precise da attuare nel territorio. Il sistema museale, oggi il più grande delle Marche e uno dei più estesi in tutta Italia, fa da volano per un rilancio turistico del Piceno, che va affermandosi come una nuova destinazione turistica post Covid grazie al lavoro portato avanti da Mete Picene.

“La volontà di questo ente è di agire in piena sinergia con i Comuni, le istituzioni e tutti gli stakeholder territoriali per sviluppare progettualità e investimenti che siano una spinta vitale ed economica per una ripresa produttiva del Piceno. Dalle infrastrutture alla cultura, passando per il turismo e l’economia, siamo sempre dalla parte del territorio con azioni concrete”, chiosa Contisciani.

Il Sindaco di Ascoli, lettera  al Ministro Giovannini

“Ho scritto al neo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, evidenziando la necessità di realizzare la cosiddetta Ferrovia dei Due Mari, affinché si possa intervenire sulla grave situazione di isolamento infrastrutturale del Piceno, del Sud delle Marche e delle limitrofe aree dell’Abruzzo. Da anni l’intera dorsale Adriatica in questione deve fare i conti con un isolamento dalle devastanti conseguenze a livello turistico, economico e d’immagine, con i collegamenti da e per Roma e la dorsale Tirrenica resi molto difficili dalle infrastrutture attualmente esistenti.

Posto che il completamento infrastrutturale della Strada Salaria debba comunque essere portato a termine, credo sia fondamentale che il Governo si attivi concretamente per la realizzazione della “Ferrovia dei Due Mari”, facendo magari ricorso anche ai fondi previsti dal Recovery Fund. Lo studio di fattibilità per la linea ferroviaria Antrodoco-Ascoli Piceno è già entrato tra le osservazioni dell’ottava Commissione del Senato nell’ambito dei lavori sull’aggiornamento del Contratto di programma 2017-2021 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana: l’eventuale esito positivo dello studio, considerando l’opera già prevista per il tratto Passo Corese-Rieti, andrebbe a realizzare un’opera strategica che permetterebbe di collegare l’intera dorsale Adriatica con la costa Tirrenica, mettendo fine al grave isolamento infrastrutturale del Sud delle Marche e delle limitrofe aree dell’Abruzzo”

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