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Dal nuovo dpcm sono emerse diverse novità, in primis lo sblocco degli spostamenti non solo tra regioni gialle per cui non è necessaria l’autocertificazione ma anche tra le regioni di colore diverso. Per quest’ultimi occorrerà una particolare certificazione, una sorta di pass, chiamata certificazione verde con cui verrà comprovata una delle tre condizioni previste, avvenuta vaccinazione, avvenuta guarigione o avvenuto tampone nelle ore precedenti il viaggio.

Ecco in dettaglio a cosa serve.

Nuovo dpcm, perché la certificazione verde e quando utilizzarla 

Dal 26 Aprile sono consentiti gli spostamenti interregionali.

Ciò che cambia sarà il colore della regione di partenza e quella di destinazione; se si tratta di spostamenti tra zone gialle o bianche non servirà nessuna autocertificazione per giustificare i motivi dello spostamento, se invece le regioni avranno un colore diverso o lo spostamento sarà tra regioni rosse o arancioni è obbligatoria un altro tipo di autocertificazione, chiamata certificazione verde.

A cosa serve?

La certificazione verde, simili al green pass europeo, servirà a dimostrare di soddisfare una delle seguenti condizioni:

  • aver fatto il vaccino contro il Covid,
  • essere guaariti dal Covid e quindi aver terminato l’isolamento,
  • aver fatto il tampone molecolare o antigenico con esito negativo.

Inoltre, sarà introdotta una specifica piattaforma nazionale DCG  dove saranno emesse o convalidate le certificazioni verdi. 

Per quanto riguarda ogni singola condizione, la certificazione verde riguardante la vaccinazione ha una validità di 6 mesi ed è rilasciata in formato sia cartaceo che digitale dalla struttura che ha effettuato la vaccinazione e indica il numero delle dosi che sono state somministrate.

Anche per quanto riguarda l’avvenuta guarigione, ha una validità di 6 mesi ed è rilasciata dalla struttura dove è avvenuto il ricovero oppure dal proprio medico o dal pediatra. Cessa la validità quando l’interessato risulta d nuovo positivo al Covid.

Infine, la certificazione che attesta l’avvenuto tampone o test antigenico  ha una validità di 48 ore ed è prodotta dalla struttura dove l’interessato ha effettuato il tampone ( strutture private, farmacie, medici).

 

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