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E’ iniziata la Vendemmia 2021. Nello specifico la raccolta è prevista subito dopo ferragosto anche se qualche grappolo è stato già raccolto. Si parte con due grandi problematiche entrambe in corso, la siccità e la mancanza di manodopera nella vigne. 

Vendemmia, inizia la raccolta 

Anche per questo 2021 al via la raccolta delle uve. A fare la comparsa per prime nelle cantine sono le uve destinate a essere trasformate in basi per lo spumante. Prima verranno raccolte le uve più mature e poi tutte le altre. Ci sono aziende che hanno iniziato con più di sette giorni di anticipo rispetto allo scorso anno. La Coldiretti Marche comunicata un meno 10% di uva ma l’Italia resta leader. Le ondate di calore causate dai cambiamenti climatici che hanno fatto schizzare le temperature oltre i 40 gradi, hanno accelerto la maturazione delle uve al Sud, mentre al Nord si stima un ritardo medio di dieci giorni.

Allarme siccità

Il caldo di questi giorni e le poche piogge della Primavera hanno influenzato la decisione di molte cantine e aziende agricole sull’inizio della raccolta delle uve. Molti hanno deciso di iniziare subito dopo ferragosto quando è stata già segnalata la discesa delle temperature e l’alleggerimento dell’afa.  

Problematiche di manodopera

Confagricoltura e Coldiretti segnalano la carenza di manodopera. Dalle aziende agricole in tutta Italia, arrivano crescenti segnalazioni di carenza. “Con la vendemmia in Italia si attiva un sistema che offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale. Sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio” spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini

L’importanza dei giovani

Sempre il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolinea: “il protagonismo dei giovani agricoltori in un settore importante come quello vitivinicolo”. L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino italiano è infatti l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social. I giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende, imprimono una svolta innovatrice. Le aziende agricole dei giovani possiedono peraltro una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.

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