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Un ritorno a scuola, quello di oggi, reso più difficile dai pesanti disservizi nel trasporto scolastico causati dal forfait della ditta Tundo di Lecce. Ditta “Tundo Vincenzo SpA” che si era aggiudicata le gare della Stazione unica appaltante della Regione Marche-SUAM poi contrattualizzate dai singoli comuni. La Regione Marche fa partire la denuncia per interruzione di pubblico servizio, i Comuni si stanno attrezzando per risolvere il problema.

La dichiarazione del sindaco di Ascoli Fioravanti

“Nella mattinata di ieri – si legge nel comunicato – a meno di 24 ore dall’inizio del nuovo anno scolastico, è pervenuta agli uffici competenti la comunicazione che la ditta Tundo Vincenzo SpA, aggiudicataria del servizio di trasporto scolastico, non sarebbe stata in grado di garantire tale servizio nella giornata odierna e in quelle immediatamente successive.” Di fronte al rischio, concreto, di lasciare a piedi più di 600 studenti, Sindaco e dirigente competente si sono immediatamente attivati.  “In data odierna – riprende il comunicato – il trasporto scolastico nel Comune di Ascoli Piceno è stato garantito dalla ditta Fratarcangeli Cocco, che ha gestito il servizio lo scorso anno ed è seconda classificata nella graduatoria di quest’anno. Voglio dunque pubblicamente e calorosamente ringraziare la ditta Fratarcangeli per la professionalità e la competenza mostrati. E soprattutto per la loro encomiabile disponibilità, che ha permesso di trovare una immediata soluzione a una grave problematica. Grazie anche a tutti gli autisti che si sono resi disponibili in così poco tempo e agli assistenti che hanno firmato i loro contratti solo nella serata di ieri. Nella giornata odierna il servizio di trasporto scolastico è stato così garantito per tutti gli studenti iscritti nelle scuole di Ascoli Piceno, e sarà ulteriormente garantito anche nei giorni a venire”.

La disponibilità di Confartigianato Trasporto persone

“Le imprese del territorio – scrive Gilberto Gasparoni, segretario regionale Confartigianato Trasporto persone – a differenza di quelle che provengono da fuori regione, ci mettono sempre la faccia. E difficilmente terrebbero un comportamento come quello che viene rappresentato sui media, che tutto va bene per poi la sera prima dell’attivazione del servizio comunicare l’impossibilità di effettuare il trasporto”.
“Già in passato – prosegue il comunicato – Confartigianato Trasporti, aveva contestato questa procedura di appalto pubblico che ha desertificato le imprese del territorio che venivano marginalizzate dall’arrivo di questi gruppi senza radicamenti e strutture locali”.
Confartigianato Trasporti, conclude Gasparoni, “conferma la disponibilità delle imprese di trasporto persone a valutare eventuali richieste di collaborazione sia direttamente, sia facendo sistema con le aziende del trasporto pubblico locale o di noleggio per fornire un servizio essenziale per il regolare funzionamento delle scuole e dare risposte concrete alle famiglie che si trovano in grandi difficoltà per i mancati trasporti scolastici”.

L’intervento di CGIL, CISL e UIL delle Marche

CGIL, CISL e UIL delle Marche chiedono un tavolo di confronto permanente “per un lavoro di monitoraggio e per trovare soluzioni idonee e strutturali tese a garantire ai cittadini il massimo dell’efficienza in un servizio essenziale al corretto svolgimento delle lezioni e alla garanzia di un diritto (quello dell’istruzione pubblica) fortemente già penalizzato a causa della pandemia tutt’ora in corso. Le organizzazioni sindacali avevano, da mesi, segnalato problemi di gestione aziendale che sono arrivati a toccare anche il tema del pagamento degli stipendi, che probabilmente sono la punta dell’iceberg per l’affidabilità del soggetto industriale: temi già segnalati ai Comuni della provincia di Pesaro e già affrontati davanti al Prefetto di Pesaro, provincia in cui, fino a giugno l’azienda aveva esercitato il servizio.” “Di fronte a disservizi cosi gravi – concludono le tre organizzazioni sindacali – la soluzione migliore potrebbe essere, attraverso la contrattazione di anticipo già pattuita nel protocollo sugli appalti, applicare le opportune garanzie rescissorie previste nei contratti di servizio. Infine c’è un aspetto legato al diritto dei lavoratori ad essere retribuiti regolarmente, in aziende che sono tenute a garantire anche la sicurezza e la regolarità dei trasporti e a non fare economie di scala attraverso la compressione indebita di costi, facendo ricadere sulla qualità del prestazioni erogate, anche l’immagine stessa delle nostre istituzioni.”

 

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