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Dopo cinque anni dal Terremoto Centro Italia, la ricostruzione avanza ancora lentamente. Dal Governo comunque arrivano ulteriori 6 miliardi per la ricostruzione.

Terremoto Centro Italia, stanziati 6 miliardi aggiuntivi

La Legge di Bilancio 2022 approvata ieri dal Consiglio dei Ministri stanzia 6 miliardi aggiuntivi per la ricostruzione privata. Si aggiungono così nuovi fondi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi. La fortissima crescita dei contributi approvati nell’ultimo anno erano in via di esaurimento. Inoltre è disposta la proroga a tutto il 2022 dello stato di emergenza in Centro Italia. Ciò si traduce con 200 milioni per l’assistenza alla popolazione e della gestione commissariale.

Oltre 21 mila richieste di contributo presentate a tutt’oggi e un valore di 6,1 miliardi di euro, Circa 11 mila domande già approvate con la concessione di 3,1 miliardi. La somma stanziata in bilancio nel 2017 per la ricostruzione privata, 6 miliardi, era di fatto quasi tutta impegnata. Nei primi nove mesi dell’anno le richieste di contributo presentate sono state 1.581. mentre quelle approvate sono state 4.082.

Le parole del commissario Giovanni Legnini

Con il nuovo stanziamento arrivano anche le parole del commissario Giovanni Legnini. “Ringrazio il Governo per l’attenzione costante rivolta alla ricostruzione post sisma, che finalmente marcia ad un ritmo sostenuto, e alla messa in sicurezza di un territorio fragile. Le scosse di questi giorni nelle Marche ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione. Solo quest’anno in Centro Italia abbiamo autorizzato un miliardo e mezzo di contributi per l’apertura di oltre 4 mila cantieri, anche se nel terzo trimestre c’è stata una minor crescita dovuta alle difficoltà del mercato edilizio.

I nuovi fondi ci consentono di affrontare con lo stesso impegno profuso fin qui il grandissimo lavoro che resta da fare. Dobbiamo ricostruire ancora almeno 40/50 mila edifici. In quest’ottica la proroga del Superbonus edilizio al 2023 per alcune tipologie di edifici decisa dal Governo è molto positiva. Il mio auspicio è che ora il Parlamento possa migliorare queste norme, per far sì che i bonus siano confermati per le aree colpite dalle catastrofi naturali, così da garantire una ricostruzione sicura e sostenibile”.

Opere pubbliche

Si registrano progressi consistenti anche sul fronte delle opere pubbliche. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni di euro, rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri. Ancora dal futuro incerto e non ben delineato, la miriade di chiese monumenti delle piccole frazioni colpite dal sisma del 2016

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