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Il Segretario nazionale di UGL Salute, Gianluca Giuliano, aveva denunciato nei giorni scorsi la situazione critica in cui vengono a trovarsi i reparti di Pronto soccorso ed emergenza italiani. E da San Benedetto del Tronto arriva un segnale di allarme.

“L’unità operativa – scrive Benito Rossi, segretario provinciale della Ugl Salute di Ascoli Piceno – ha già perso nei mesi scorsi cinque medici. Ora, nell’ambito dell’annunciata riorganizzazione, il personale del Pronto Soccorso dovrà occuparsi non solo di coloro che sono in osservazione temporanea, ma anche di chi giunge in urgenza accompagnato dalle ambulanze. E di tutti coloro che si presentano e saranno in attesa di essere visitati. Otre ai pazienti ricoverati per covid. In queste condizioni riuscire a garantire un’assistenza adeguata è estremamente complicato. Così come sarà complicato frenare l’emorragia di uscite dei professionisti verso altre strutture, anche al di fuori della regione”.

Delineato il quadro, il sindacato avanza la sua richiesta. “La Ugl Salute –  si legge nella nota – chiede urgentemente alla direzione della Asur 5 di rivedere questa decisione, a nostro avviso non appropriata. Pronta a supportare gli operatori sanitari nelle loro legittime rivendicazioni”.

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