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Dopo i primi accertamenti di contagio in Piemonte e Liguria, la Regione Marche ha attivato l’Unità di crisi per l’emergenza da peste suina africana (Psa).

L’Unità di crisi per la peste suina africana

La Giunta regionale ha approvato l’istituzione dell’Unità di crisi per coordinare le attività di monitoraggio della Psa e per segnalare, alla stessa Giunta, i provvedimenti da adottare. L’organismo, composto dai Dipartimenti regionali salute, sviluppo economico e protezione civile, si incontrerà mercoledì per una prima riunione di coordinamento.

Ne faranno parte l’Istituto zooprofilattico Umbria e Marche, i servizi veterinari regionale e Asur, il settore faunistico e la rete ecologica regionale, la Polizia provinciale e i Carabinieri forestali. È previsto anche il coinvolgimento delle categorie interessate (agricole, venatorie, ambientaliste) e delle parti sociali.

L’Unità opererà in stretto collegamento con il Ministero della salute, in sintonia con i Piani Psa nazionale e delle Marche 2021 e il protocollo d’intesa Gestione cinghiali 2021.

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Il commento

La peste suina africana – ricorda il vice presidente della Regione Marche Mirco Carloni – è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente i suini e i cinghiali. Seppure non trasmissibile all’uomo, potrebbe avere pesanti ripercussioni economiche sul settore zootecnico e l’industria agroalimentare, con percentuali di letalità che possono arrivare al 90%. Appena giunta la segnalazione dal Ministero della salute, venerdì 7 gennaio abbiamo immediatamente convocato il tavolo tecnico di emergenza per valutare il problema. Abbiamo inviato subito una nota informativa a cacciatori, agricoltori e alle categorie sociali interessate per indicare le precauzioni da adottare. E per segnalare eventuali avvistamenti di cinghiali morti o ammalati al Centro recupero animali selvatici”.

E’ importante contenere la diffusione della psa. “Un elemento chiave – sottolinea Carloni – è la rapida localizzazione dell’infezione nelle popolazioni animali, attraverso un monitoraggio passivo. Come Regione Marche avevamo già attivato azioni mirate per contenere la popolazione dei cinghiali. Continueremo su questo fronte, adottando contestualmente tutte le azioni di prevenzione e di contrasto della Psa”.

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