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Tre lupi trovati morti in tre luoghi diversi delle Marche negli ultimi giorni: la Lega per l’abolizione della caccia denuncia la strage. E presenta un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Ancona. Riportiamo integralmente la nota diffusa dalla LAC.

marche LAC Lupo avvelenato

Lupo avvelenato

Strage di lupi nelle Marche

Come purtroppo avevamo paventato da tempo, la sistematica ed accanita campagna di terrore e di odio nei confronti dei lupi, in atto da diversi anni sia sugli organi di stampa regionali che sui principali social, ha prodotto infine i suoi “effetti” attesi e letali!

Negli ultimi giorni, infatti, ben 3 lupi sono stati ritrovati morti in tre distinti luoghi delle Marche. Per cause diverse, ma tutte riconducibili alla ferocia ed alla barbarie umana.

Negli ultimi giorni del 2021 era stata ritrovata a Corinaldo una femmina di lupo ammazzata a fucilate.

Nei giorni scorsi invece sono stati rinvenuti altri due lupi morti, uno a causa dell’ingerimento di bocconi avvelenati e l’altro perché rimasto intrappolato in un laccio per cinghiali.

Ma l’aspetto ancora più grave è che due di questi tre lupi erano anche dotati di radiocollare, essendo già stati in precedenza soccorsi e curati dal CRAS Marche e poi ricoverati nel Centro specializzato di Monte Adone vicino Bologna. I loro spostamenti erano quindi costantemente monitorati.

marche LAC Lupa uccisa a fucilate a Corinaldo

Lupa uccisa a fucilate a Corinaldo

Si tratta del lupo “Valentino”, chiamato così perché era stato ritrovato la prima volta intrappolato in un laccio per cinghiali nel ranch del campione di motociclismo Valentino Rossi e del lupo “Drago”, che proprio un anno fa era stato recuperato ferito nella Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino.

L’uccisione del lupo “Drago”, in particolare, è a dir poco scandalosa, in quanto il povero animale è stato ritrovato agonizzante intrappolato in un grosso laccio di acciaio collocato da bracconieri di cinghiali che era stato posizionato al bordo della S.S.“Arceviese”, proprio nei pressi del cimitero di Arcevia! Il laccio quindi era molto visibile dalla strada e sembra veramente incredibile che nessuno se ne sia accorto. Questo la dice lunga sia sul livello di “omertà” di una parte della popolazione, evidentemente indifferente alla crescente piaga del bracconaggio. Ma soprattutto sulla carenza di controllo del territorio da parte degli organi preposti alla vigilanza.

E questi sono solo gli ultimi casi di ritrovamento di lupi uccisi in ordine di tempo, nelle Marche.

Per questo e vista l’ormai incessante “propaganda” mediatica su presunti attacchi ed aggressioni da parte di lupi o di ibridi/lupi che da tempo sta occupando la stampa regionale ed i social media, suscitando quindi allarme e paura nell’opinione pubblica e generando sentimenti di odio e di avversione nei confronti dei lupi, con i “risultati” sopra descritti, come LAC Marche abbiamo presentato un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Ancona per possibili violazioni all’art. 656 del Codice Penale (Diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose) e all’art. 658 (Procurato allarme).

marche LAC Il lupo Drago ritrovato morto ad Arcevia

Il lupo Drago ritrovato morto ad Arcevia

Le suddette violazioni, qualora fossero riconosciute tali dalla Procura, saranno a carico di tutti coloro (singoli
cittadini, giornalisti, redazioni di giornali ecc…) che avessero intenzionalmente diffuso notizie o video falsi o palesemente ingannatori.

O che viceversa non ne avessero accuratamente verificato la veridicità, producendo quindi un effetto dannoso per l’ordine e la pubblica tranquillità.

Tra i destinatari dell’esposto ci sono anche quei noti politici, che ricoprono attualmente cariche pubbliche importanti a livello regionale e che, per propri fini elettorali, negli ultimi mesi sono intervenuti più volte sull’argomento “lupi”, spesso in maniera distorta e senza la dovuta scientificità, documentazione e competenza in materia e che per il loro ruolo e/o incarico istituzionale possono condizionare ed incidere sull’operato della Giunta e del Consiglio regionale, inducendoli ad adottare misure e provvedimenti e/o a legiferare per contrastare i presunti attacchi e/o aggressioni da parte dei lupi.

L’auspicio è che questo esposto/denuncia serva a smorzare le polemiche e gli animi sull’argomento “lupi”,  quindi anche a salvare la vita a questi splendidi animali. Animali che in realtà svolgono un ruolo biologico fondamentale per mantenere in equilibrio la popolazione dei cinghiali, essendone i loro predatori naturali!

Danilo Baldini – Delegato LAC per le Marche

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