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Sciopero degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive fino al 16 aprile. E un’intera giornata di sciopero per il 15 aprile. Sono queste le manifestazioni proclamate da Slc Cgil, Uil poste, Failp Cisal, Confsal comunicazione e Ugl comunicazione. Che stigmatizzano, così, lo stato di agitazione del personale di Poste Italiane nelle Marche. Le organizzazioni sindacali, infatti, denunciano da tempo condizioni di lavoro insostenibili  e criticità in tutti i settori.

Marche: la protesta contro Poste Italiane

Si protesta anzitutto contro la carenza di organico che scende a sole 2.800 risorse per tutta la regione. Numero assolutamente insufficiente per garantire qualità e tempestività nei servizi a tutti i cittadini. Proprio questa carenza è alla base delle difficoltà che si riscontrano quotidianamente agli sportelli degli uffici postali, senza contare i disagi per la clientela, per gli effetti degli uffici ancora razionati.

Altro problema riguarda il recapito.

Solo nella provincia di Ancona le carenze ammontano al 30% della forza lavoro stabile. E ertificano, di fatto, l’eccessivo ricorso ai contratti a termine con la conseguente precarizzazione di un servizio essenziale per la cittadinanza.

Difficoltà, inoltre, si riscontrano nel commerciale, dove i lavoratori sono sottoposti a continue pressioni con modalità relazionali molto discutibili. Ma anche al Centro di smistamento postale di Passo Varano, nel quale si registrano una forte carenza di organico e un eccessivo utilizzo di personale precario.

Da ultimo, restano le incertezze sul futuro del Centro multiservizi di Ancona, i cui dipendenti, negli ultimi 4 anni, sono scesi da 140 a 75.

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