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Papa Francesco non perde occasione per lanciare appelli per la Pace. Ne ha fatto uno anche oggi, domenica 8 maggio, al termine della preghiera del Regina Coeli. Mentre, dalla finestra, parlava ai fedeli radunati in Piazza San Pietro per ascoltare le sue parole.

Papa Francesco

Papa Francesco al Regina Coeli

Papa Francesco: recitare il Rosario per la pace

Il Pontefice, al termine della recita del Regina Coeli, è tornato a parlare della guerra in Ucraina definendola, senza mezzi termini, una “insensata sciagura“. Oggi, nel giorno della Festa della Mamma, ha presentato a Maria, Madre di Cristo e dell’Umanità, “la sofferenza e le lacrime del popolo ucraino“. Raccomandandolo al suo cuore di Mamma.

Poi ha invitato di nuovo i fedeli a pregare e in particolare a recitare ogni giorno il Rosario per chiedere la pace. E per far cessare la pazzia della guerra. “Di fronte alla pazzia della guerra – ha detto – continuiamo, per favore, a pregare ogni giorno il Rosario per la pace”.

Papa Francesco

Madonna del Rosario di Fatima

Papa Francesco: pregare per i responsabili delle Nazioni

Infine ha rivolto un altro accorato appello ai fedeli: un invito a pregare per chi governa gli Stati.E preghiamo per i responsabili delle Nazioni – ha aggiunto – perché non perdano il fiuto della gente, che vuole la pace e sa bene che le armi non la portano mai“.

Parole che pesano come macigni, quelle di Papa Francesco. Perchè il Pontefice ha stigmatizzato il divario, che al momento pare purtroppo incolmabile, fra chi governa gli Stati e la gente comune. Con i primi, i governanti, che continuano a inviare armi in Ucraina, alimentando la guerra. Mentre la gente comune vuole la pace. E sa bene, la gente comune, che le armi non sono sono la via per la pace. Mai.

Gli italiani e l’invio delle armi: il sondaggio

Per quanto riguarda gli italiani non ci sono dubbi: la maggioranza è contraria alla decisione del Governo Draghi di inviare armi in Ucraina. Lo evidenziano in maniera incontrovertibile i numerosi sondaggi condotti nelle ultime settimane. (Leggere qui).

Sondaggi che rendono palese la distanza esistente fra Governo e Parlamento da un lato e popolo dall’altro riguardo la gestione dell’emergenza derivante dalla guerra Russo-Ucraina. Una distanza che aumenta di giorno in giorno. Con gli italiani che dimostrano quella lucidità, quel buon senso e quella libertà di pensiero che dovrebbero essere patrimonio anche di chi li guida dai cd. luoghi di potere.

Ed è proprio in questo obnubilamento generale che ha colpito i governanti occidentali che la figura di Papa Francesco si erge alta come vera, forse unica guida autorevole. E, a questo punto, non solo dei cristiani.

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