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Turismo con segnali di ripresa. Secondo Federalberghi l’enogastronomia come brand del Made in Italy. “Il nostro comparto è fertile, va coltivato costantemente” ha dichiarato Bernabò Bocca. Il presidente di Federalberghi ha relazionato di fronte ai circa 300 albergatori italiani che si sono dati appuntamento a Parma per l’apertura dei lavori della 72a Assemblea Generale della federazione.

Turismo, enogastronomia come brand del Made in Italy

Messaggi di fiducia dalla 72esima assemblea di Federalberghi. Il tutto senza non tralasciare le difficoltà delle imprese tra il rincaro dell’energia e il peso del fisco e della burocrazia. Da non sottovalutare l’abusivismo dilagante e la carenza di personale qualificato. “E’ evidente che un’azienda alberghiera oggi si deve evolvere velocemente guardando alle esigenze mutate e mutevoli del turista del terzo millennio” commenta Bocca.

Secondo la ricerca di Federalberghi, la buona tavola è uno dei tratti distintivi dell’ospitalità italiana. L’89% delle strutture ricettive italiane offre servizi ristorativi. Oltretutto, il 69%, li offre sia nella forma di bar che in quella di ristorante. E’ una caratteristica che attraversa orizzontalmente il sistema ricettivo, dalla piccola struttura al grande albergo. Un’offerta diversificata che comprende i ristoranti stellati e le eccellenze diffuse, il servizio tradizionale e le formule innovative. Oggi è possibile fare una colazione leggera per poi affrontare al meglio la giornata di lavoro o fare una scorpacciata di energie in vista di una lunga giornata da turista. Tutte le scelte e le strategie vengono intraprese sempre nell’ottica di anticipare le nuove tendenze in voga tra i clienti. C’è chi intende inserire sempre di più prodotti locali, chi vuole offrire spuntini disponibili per tutto il giorno e chi vuole puntare su un menù di drink di valore.

Il rapporto personale

Innovazione e flessibilità sono alla base delle nuove strategie alberghiere. Queste senza mai dimenticare ciò che caratterizza l’offerta in generale: il rapporto personale tra ospite e addetto. La relazione con il cliente non ammette improvvisazioni, c’è bisogno di personale preparato e sempre aggiornato. Per questo il 70% degli albergatori programma l’aggiornamento professionale e lo sviluppo delle competenze del proprio personale addetto al F&B.

All’evento è interventuo anche Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna e Presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CEMR). “L’Italia deve investire di più sul turismo, soprattutto su quello esperienziale. Perché abbiamo eccellenze uniche al mondo“, il suo commento alla platea.

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