Articolo
Testo articolo principale

La rinascita dei territori marchigiani colpiti dal terremoto del 2016 passa anche dalla cultura. Succede grazie ad iniziative come il progetto Cantieri aperti, organizzato dal Segretariato Regionale per le Marche del Ministero della Cultura. Progetto che tra sabato 28 e domenica 29 maggio ha permesso a più di quattrocento persone di visitare alcuni dei cantieri della ricostruzione dei luoghi della cultura danneggiati dal sisma del Centro Italia.

Cantieri aperti a Visso

Dopo quello di Pieve Torina, sabato 28 maggio, domenica 29 sono stati aperti i cantieri di Visso. Per la precisione i cantieri del Palazzo dei Priori e della Collegiata di Santa Maria. Siti importanti non solo perché carichi di storia e tradizione ma anche, e soprattutto, perché hanno rappresentato per anni un punto di incontro e di ritrovo per la comunità. I visitatori hanno potuto toccare con mano i progressi fatti in questi sei anni nei lavori di restauro. E hanno scoperto le tecniche utilizzate parlando con i tecnici e gli esperti che le hanno adoperate sul campo.

Nella tappa di Visso di Cantieri aperti c’è stato spazio anche per la tradizione. Ad accogliere i visitatori c’erano infatti i ragazzi del “Torneo delle Guaite”, che con i loro costumi medievali hanno accompagnato il pubblico alla scoperta delle bellezze della Comune.  

cantieri aperti

I ragazzi del Torneo delle Guaite che hanno accolto i visitatori a Visso – foto da https://www.facebook.com/torneodelleguaite

Cantieri aperti: le prossime tappe

Il viaggio di Cantieri aperti continua. C’è grande attesa per il secondo weekend di appuntamenti, in programma l’11 e il 12 giugno prossimi, tra il Palazzo Saladini di Rovetino di Ascoli Piceno e Castel di Luco ad Acquasanta Terme. Visite guidate nei cantieri ma non solo: sono tanti gli eventi in programma. Come “Note di Restauro”, che a Palazzo Saladini vedrà protagonisti i segreti del restauro in corso e le melodie dei ragazzi dell’Istituto Musicale “Spontini”. O “Trasformare ascoltando”, che in collaborazione con “Officina dei Sensi” permetterà ai non vedenti di vivere l’arte scultorea attraverso il tatto e l’udito. Perché la ricostruzione è soprattutto partecipazione.

Leggi anche Jova Beach Party a Fermo: le associazioni dicono no

TAG: , , ,