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Legambiente: “la salvaguardia della biodiversità marina è un’azione urgente che passa anche dal contrasto dei rifiuti in mare. Ora che due importanti leggi come la Salvamare e la Direttiva SUP contro le plastiche monouso sono realtà, è urgente intervenire localmente. E sviluppare politiche attive per la tutela del mare”.

legambiente beach litter

Un momento della presentazione del report

Beach Litter 2022 di Legambiente Marche

E’ stata presentata in Regione Marche l’edizione 2022 del beach litter di Legambiente Marche I volontari  hanno identificato 7.334 rifiuti rinvenuti su 7 spiagge della costa marchigiana. Per un totale di 36.600 metri quadri, secondo il Protocollo Marine Litter dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. Le spiagge monitorate sono quelle di Montemarciano, Torrette e Collemarino, 3 tratti distinti del lungomare nord di Porto San Giorgio e un tratto di spiaggia della Riserva Naturale Sentina a San Benedetto del Tronto.

La plastica è stato ovviamente il materiale più trovato, pari al 93,1% del totale dei rifiuti rinvenuti. Seguita da vetro/ceramica (1,9%), carta e cartone (1,7%). Le altre categorie rappresentano in totale il restante 3,3%.

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La plastica: regina dei rifiuti abbandonati

Origine dei rifiuti

Utilizzando le categorie delle fonti dei rifiuti ritrovati sulle spiagge utilizzate nella Join List sviluppata nell’ambito della Marine Strategy, la principale fonte risulta essere di origine indefinita. Per il 52,3%, infatti sono frammenti che non possono venire associati a oggetti o nè possono essere riconosciuti. Subito dopo ci sono i rifiuti derivanti da abitudini dei fumatori (principalmente mozziconi di sigaretta, ma anche accendini, pacchetti di sigarette e loro imballaggi, per un 9,2%), e dagli imballaggi in vari materiali (plastica, carta, bioplastica) che rappresentano il 7,1% dei rifiuti rinvenuti. Un altro 7,1% è costituito dai rifiuti legati a cattura/allevamento mitili.

“Effettuiamo il monitoraggio dei rifiuti sulle spiagge da oltre 8 anni – ha detto Mariagiulia Lucchetti, responsabile scientifico Legambiente Marche. – La nostra indagine rappresenta sicuramente una positiva esperienza di citizen science a opera di cittadini. Un’esperienza fondamentale per alimentare consapevolezza, su un tema ormai cruciale. Infatti continuiamo a vedere riversati nelle spiagge troppi rifiuti e sappiamo che ormai la plastica è una costante dominante. Nella nostra Regione il rifiuto in plastica rinvenuto supera il 93%, dato coerente con i monitoraggi passati. In linea, seppur superiore, con il dato medio nazionale che si aggira intorno all’85%”.

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Calze per la miticoltura

I rifiuti dall’attività di pesca

Quest’anno è stato organizzato un focus particolare sui rifiuti provenienti dalle attività di pesca. In 4 spiagge su 7 sono state rinvenute calze per la mitilicultura: 213 a Montemarciano, 202 a Collemarino, 96 a Torrette e 11 alla Sentina. Quest’ultima è anche la spiaggia con il maggior numero di rifiuti monitorati.

“I rifiuti derivanti dalle attività di pesca – ha commentato Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche – ci dimostrano come ognuno debba dare il proprio contributo per la lotta all’abbandono dei rifiuti.  E’ il momento giusto per ripulire il nostro mare ed evitare che scempi come quelli che registriamo si verifichino ancora nel prossimo futuro. Fino a oggi i pescatori si vedevano costretti a ributtare in acqua il materiale plastico pescato, per non incorrere in denunce penali per trasporto illegale di rifiuti. La legge Salvamare si applicherà anche a laghi e fiumi, semplificherà le procedure per il corretto riuso e smaltimento dei rifiuti e disciplinerà l’attivazione di ulteriori campagne di sensibilizzazione e di attività di educazione ambientale nelle scuole e tra i cittadini. Chiediamo che a livello locale si applichino subito modelli virtuosi per salvare il nostro mare e la sua biodiversità”.

Il decalogo di buone pratiche ambientali

Legambiente ha presentato anche un decalogo di buone pratiche ambientali per stimolare in bagnanti e turisti comportamenti  più in linea con la sostenibilità ambientale.

“Il decalogo – ha spiegato Marina Galeassi, presidente del circolo Martin Pescatore – è un documento che contiene 10 eco consigli per la tutela del mare e della spiaggia. Un documento fortemente voluto dai circoli della costa di Legambiente Marche, per prevenire l’abbandono dei rifiuti. Questo decalogo, applicato in accordo con gli stabilimenti balneari che vorranno aderire, suggerisce regole etiche differenti. Per un comportamento civico di turisti e bagnanti di cui abbiamo bisogno per aiutare il nostro ecosistema marino”.

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