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Secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Excelsior – Unioncamere, a giugno 2022 le imprese hanno richiesto 5.400 tra cuochi e camerieri. Ma hanno potuto assumerne solo 3.175. Gli altri 2.225, pari al 41,2%, sono rimasti sulla carta ma non sono mai entrati in cucina. Nè in sala ristorante. Nel 28,5% perché sono mancati i candidati disponibili a farsi assumere e nell’8,7% per preparazione inadeguata.

Marche: AAA cuochi e camerieri cercasi

I turisti stanno tornando a frotte nelle Marche, ma non si trovano cuochi e camerieri a sufficienza per garantire una accoglienza adeguata. I dati dell’Osservatorio regionale per il turismo e dell’indagine Cna Commercio e Turismo sono chiair. In questo inizio d’estate le spiagge, le città d’arte e i borghi marchigiani hanno fatto il pieno di presenze e anche per luglio e agosto si va verso il tutto esaurito. Ma se i turisti sono tornati continuano a mancare cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici. Le imprese di alloggio e ristorazione sono in difficoltà.

“Si tratta – spiega il segretario Cna Marche Otello Gregorinidi una situazione completamente diversa rispetto all’ultima estate pre covid. Nel 2029 le imprese turistiche cercavano 3.310 lavoratori e la mancanza di candidati riguardava solo il 4,9% delle richieste. Perché quest’anno non si trovano cuochi e camerieri? A frenare la domanda di lavoro è soprattutto il timore di ritrovarsi nella situazione degli ultimi due anni: con i ristoranti chiusi e in cassa integrazione. Per questo in molti, tra i disoccupati, si sono rivolti altrove, verso occupazioni meno dipendenti dall’andamento della pandemia e dai lockdown. Servono certezze e la garanzia che le imprese non chiuderanno più.”

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Dati annuali a confronto (mese di giugno)

AAA cercasi figure professionali con esperienza

Scuola dell’obbligo ed esperienza nel settore. Quali sono i requisiti richiesti dalle imprese per assumere lavoratori nei ristoranti e altri servizi turistici? Secondo il Centro Studi Cna Marche, nel 48,6% dei casi è richiesta esperienza nello stesso settore mentre nel 16,1% serve un’esperienza professionale specifica. Con riferimento al titolo di studio, nel 43,3% delle richieste di assunzione ci si accontenta della scuola dell’obbligo mentre nel 33,5% si chiede il diploma di scuola superiore. Nel 23,3% una specifica qualifica professionale.

Alla fine del mese di giugno le attività di alloggio e ristorazione nelle Marche erano 9.791 con 48.462 addetti.

“Quelle marchigiane – riprende Gregorini – sono imprese che si rinnovano e riqualificano. Siamo la prima regione d’Italia per progetti di innovazione aziendale nel turismo. Sono state presentate 252 domande dalle imprese per 88 milioni di euro di investimenti finalizzati a realizzare progetti PNRR di efficientamento energetico, riqualificazione edilizia, digitalizzazione, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione antisismica.  Interventi che servono a migliorare la competitività del sistema turistico per rendere attraenti le Marche anche nei periodi meno frequentati. Superando la stagionalità attraverso la valorizzazione dell’enogastronomia, della cultura e del turismo esperienziale. E questo non solo nelle città costiere ma anche nei borghi e nelle aree montane”.

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