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Tatuaggi protagonisti di diritti d’autore. Quelli del wrestler Randy Orton sono di proprietà. Dopo 15 anni di causa, la tatuatrice dello sportivo vede riconosciuto il suo diritto nei confronti di un videogioco.

Tatuaggi, 15 anni per veder riconosciuti i diritti

La tatuatrice di Randy Orton ha visto riconosciuti i suoi diritti d’autore sull’opera tatuata nel braccio del wrestler. Quindici anni fa la causa a Take-Two Interactive, l’editore che detiene i diritti per la pubblicazione dei videogiochi a tema WWE. L’artista Catherine Alexander chiese un accordo per la riproduzione di alcuni suoi tatuaggi sul corpo del noto wrestler nel videogioco. Nulla fu concordato e la causa andò avanti fino ad oggi. Il protrarsi negli ultimi anni anche a causa della pandemia che ha sempre rimandato il verdetto. Finalmente nei giorni scorsi l’epilogo finale. La Corte dell’Illinois, alla presenza di Randy Orton come testimone, ha comunicato il verdetto. Catherine Alexander ha ragione e ha diritto a 3,750 dollari, cifra di risarcimento stabilita come penale dalla giuria.

Questione Copyright

Secondo il Copyright Act,  la legge sul copyright negli USA richiede sostanzialmente l’originalità e la fissazione dell’opera su un supporto fisico. I diritti subbentrano in tutti i tatuaggi che hanno un minimo di personalizzazione. In Italia esiste anche il diritto morale d’autore che è indisponibile e non solo quello patrimoniale. Nello specifico la persona tatuata non potrebbe modificare il tatuaggio se non previo consenso del suo tatuatore. La soluzione per prevenire eventuali querelle future è quella di farsi cedere tutti i diritti d’autore al momento della creazione del tatuaggio o meglio dell’opera. Altro caso da tenere in considerazione è la realizzazione di un tatuaggio che è un marchio o vanta diritti. In quel caso nella violazione è responsabile non solo il tatuato, ma anche il tatuatore. 

Molte le controversie in corso o risolte a tema. Uno dei casi più famosi è quello del tatuaggio sul volto del pubile Mike Tyson. Oppure la scritta sempre in un videogioco che la star del basket Lebron James ha tatuata sule spalle. Anche l’artista Cardi B è stata citata in giudizio per aver usato in una coperatina, l’immagine di una schiena tatuata senza il permesso dell’uomo tatuato.

 

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