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Domenica 4 dicembre, Cabernardi festeggia Santa Barbara. E lo fa con le stesse identiche modalità con cui, per lustri, il polo minerario di zolfo ha onorato la Santa Patrona dei minatori.  Quando lo zolfo era oro, i fumi dei calcheroni bruciavano aria e piante e la paga si conquistava con il piccone e tanto coraggio. 

Santa Barbara festeggiata a Cabernardi 

Una festa che oggi non si vive nel paese che ospitò una delle miniere più importante d’Europa come la commemorazione di tempi lontani ma come un ponte tra generazione. E spiega il perché questa domenica del 4 dicembre è stata scelta per chiudere l’anno celebrativo del “70° della Lotta dei Sepolti Vivi”.

Il Comune di Sassoferrato in collaborazione con il Parco Nazionale dello Zolfo di Marche e Romagna e l’sssociazione La Miniera onlus ha voluto dedicare l’anno 2022 al ricordo dell’occupazione della miniera di Cabernardi. Quando nel 1952, per 40 giorni, dal 28 maggio al 5 luglio 337 minatori protestarono per impedire la chiusura del polo estrattivo. E il licenziamento di 860 operai. Una pietra miliare per il movimento sindacale italiano. Mentre 161 lavoratori vigilavano sulla superficie, 176 lavoratori rimasero al 13° livello, cinquecento metri sottoterra.

“Una commemorazione – spiega il sindaco di Sassoferrato Maurizio Greciche troverà il suo culmine nella cerimonia di premiazione dei minatori al circolo Acli. E nella consegna di una targa di riconoscimento al compianto Giuseppe Paroli”.

Paroli, in sodalizio con l’amico di sempre don Dario Marcucci, riuscì a mettere a sistema la sua passione per la miniera di zolfo e a trasformare una febbrile ricerca di oggetti e di foto in un museo alla base del recupero del Parco archeo industriale turistico culturale della miniera di Cabernardi.

«Un evento conclusivo – continua il Sindaco – che non a caso è stato organizzato il giorno di Santa Barbara. Fa infatti della festa una testimonianza del valore del lavoro come realizzazione dell’uomo ricordando la resilienza di questa comunità. Ma anche di tutto il comprensorio, a maggior ragione oggi che è stato duramente colpito dall’alluvione del 15 settembre”.

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Cabernardi festeggia Santa Barbara – foto d’epoca

Il programma

La giornata inizia con la colazione del minatore al Circolo Acli alle ore 9.00, poi la Santa Messa alle 10.00 all’Auditorium del Parco Archeominerario. Alle 10.45  un corteo andrà verso la cappellina di Santa Barbara per la deposizione della corona di alloro in ricordo di tutti i minatori caduti in miniera. Alle 11.15, al Circolo Acli degli ex minatori di Cabernardi, si terrà la cerimonia di premiazione dei minatori con la consegna della Targa riconoscimento.

Nel pomeriggio la festa proseguirà con la processione dalla Chiesa parrocchiale alla cappellina guidata da don Alberto Castellani e accompagnata dal complesso bandistico “Città di Sassoferrato”. Alle 16.30, al circolo Acli si esibirà il gruppo strumentale “Città di Sassoferrato” e dopo la merenda, alle 17.30 ci sarà lo spettacolo pirotecnico. Alle 18, infine, il racconto teatrale di terra di lotta “Viscere” di e con l’attore e autore Luca Malinverni.

La giornata organizzata dal Comune di Sassoferrato è fedele ai solenni festeggiamenti con cui la Montecatini festeggiava la Santa Patrona. Con la differenza che i botti iniziavano sin dal giorno precedente e la direzione offriva alla maestranza un pacco dono con 1kg di carne e 2 litri di vino. E quel giorno apriva la miniera alle visite dei familiari. Come allora, nel giorno della festa di Santa Barbara il parco e il museo saranno aperti al pubblico gratuitamente.

Il Comitato tecnico-scientifico

Come detto, il 2022 è stato dedicato al ricordo dell’occupazione della miniera di Cabernardi con un ricco calendario di celebrazioni. Celebrazioni frutto del lavoro di un Comitato tecnico scientifico composto da rappresentanti del Parco Nazionale dello Zolfo di Marche e Romagna, dei Comuni di Pergola e Arcevia. Dell’Università di Urbino, dell’Ordine dei giornalisti, delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, dell’Ispra. Delle associazioni Clio ’92, la Miniera onlus, Palio della Miniera, “Cristalli nella Nebbia”. A supporto dell’evento sono intervenuti inoltre l’Istituto Gramsci Marche, Happenniness soc. coop. e il Circolo ACLI ex Minatori.

Patrocini

Il 70° anniversario della Lotta dei Sepolti vivi ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e della Transizione Ecologica, della Cultura, del Turismo, dell’Ispra. Della Regione Marche e della Regione Emilia Romagna, del Parco Nazionale dello Zolfo di Marche e Romagna. Dei Comuni di Arcevia, Cesena, Novafeltria, Pergola, Talamello, Urbino e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

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