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Olio protagonista della geografia del paesaggio prima ancora di esserlo a tavola. Crescono forme di ospitalità e ristorazione dedicate e cresce la cultura dell’oliveto.

Olio, nuovo ingrediente dell’ospitalità made in Italy

L’olivo, al pari della vite, è ormai protagonista della geografia del paesaggio prima ancora di esserlo a tavola. Già l’anno scorso è stato varato ildecreto attuativo che regolamenta l’oleoturismo che di fatto lo equipara all’enoturismo. Ciò ha permesso alle aziende olivicole e non solo di implementare un’accoglienza turistica con attività formative e informative tanto negli oliveti, quanto nei frantoi o nelle aziende stesse. Dal pic-nic all’esperienza di raccolta e spremitura, dalle degustazioni al glamping o al wellness, l’olio diventa la base di un turismo che il vino sta già sperimentando.

Tra chi ha fortemente voluto una regolamentazione per l’oleoturismo c’è il Consorzio Turismo dell’olio Evo Dop, Igp e Bio che aggrega imprese principalmente del mondo oleario. Il viaggiatore può ritrovare e riconoscere l’identità dei luoghi e la qualità dell’olio, divertendosi e conservandone un ricordo prezioso. Il Consorzio è tra i protagonisti della prossima edizione di Hospitality. Per l’edizione che inizierà il 6 febbraio a Riva del Garda, illustrerà trend e idee legate all’offerta turistica dell’olio.

Turismo lento

“I turisti, in particolare stranieri, prediligono l’aspetto paesaggistico, l’immersione in scenari peculiari e quindi emozionanti. Anche il turismo lento proveniente dall’Italia è attento al contesto naturale che quindi privilegia il produttore medio-piccolo. Aprendo a diverse possibilità di salvaguardia della biodiversità agricola per la tutela delle varietà minori. Un altro tipo di turismo che l’olio riesce ad intercettare è quello di chi si muove per pochi giorni e ha voglia di un contatto autentico con il luogo in cui arriva. Anche attraverso attività as a local. Che permettano di sentirsi parte di un contesto riconosciuto come tipico e restituiscano la sensazione di essere davvero arrivati al cuore del viaggio“. Il commento di Mariagrazia Bertaroli, presidente del Consorzio Turismo dell’olio Evo Dop, Igp e Bio.

 

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