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Canone Unico Patrimoniale e Provincia, nel Piceno riunioni pubbliche al via. Consulenti della società Abaco a disposizione per informare e aiutare a risolvere problematiche legate al suo pagamento.

Canone Unico Patrimoniale, si paga anche nel Piceno

Il nuovo Canone Unico Patrimoniale è il canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, introdotto dal 1 gennaio 2021 dalla Legge 27/12/2019, n. 160. Nello specifico riunisce in una sola forma di prelievo le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche e la diffusione di messaggi pubblicitari. Ha sostituito una serie di tasse e canoni da versare agli enti locali, tra cui anche TOSAP e COSAP. Dai passi carrabili all’occupazione di spazi ed aree pubbliche, dall’imposta comunale sulla pubblicità alle pubbliche affissioni. Tale canone è dovuto dal titolare dell’autorizzazione o della concessione o dal soggetto che effettua l’occupazione o la diffusione dei messaggi pubblicitari, anche in maniera abusiva.

La Provincia di Ascoli Piceno ha prorogato la scadenza per la riscossione del Canone Unico del 2022, al 15 Aprile 2023. Il tutto per dare più tempo ai cittadini di risolvere eventuali problematiche derivanti dall’applicazione dell’imposta. “L’Amministrazione Provinciale ha predisposto un cronoprogramma per l’attuazione di un servizio di prossimità per l’utenza che coinvolgerà, nelle prossime settimane, l’intero territorio. Si tratta di un segnale di vicinanza e attenzione verso i cittadini che potranno recarsi, in giorni prestabiliti, in sportelli informativi ospitati in locali messi gentilmente a disposizione dai Comuni. Si potranno avere informazioni e consulenza sulle problematiche di pagamento del Canone”. Il commento del Presidente della Provincia Sergio Loggi.

Come e quando

Il canone per l’occupazione di suolo pubblico è determinato, in base alla durata, alla superficie, espressa in metri quadrati, alla tipologia e alle finalità, alla zona occupata del territorio provinciale in cui è effettuata l’occupazione. Per la diffusione di messaggi pubblicitari invece, il canone è determinato in base alla superficie complessiva del mezzo pubblicitario, calcolata in metri quadrati, indipendentemente dal tipo e dal numero dei messaggi. Secondo quanto evidenziato al MEF, per il calcolo dell’importo dovuto, sarà necessario dividere la tariffa per 24 ore e moltiplicarla per le ore di occupazione, fino ad un massimo di 9.  Le singole modalità di versamento in entrambi i casi sono stabilite dai rispettivi regolamenti. Il versamento del canone verrà comunque richiesto contestualmente al rilascio della concessione o dell’autorizzazione o alla diffusione dei messaggi pubblicitari.

 

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