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Mobilitazione partecipata quella promossa da Cgil, Cisl e Uil ad Ancona, in difesa della sanità pubblica, con il corteo partito da piazza Cavour in direzione Passetto. Le richieste dei sindacati alla Regione Marche sono precise. Si parte dalla necessità di ridurre la mobilità passiva  a quella di contenere i tempi di attesa. Anche riorganizzando il Cup regionale. Ma non solo. Per Cgil, Cisl e Uil occorre riordinare la rete ospedaliera e le reti cliniche e approvare percorsi diagnostici terapeutici assistenziali più efficienti. Inoltre, bisogna aumentare le risorse per la prevenzione e per l’assistenza territoriale, rafforzare i Distretti sanitari e implementare  la rete di Case e Ospedali di comunità. Ancora: occorre investire nelle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie, finanziare il Fondo di solidarietà, dare impulso alla Medicina di genere, stabilizzare i precari della sanità.

Tutte questioni rispetto alle quali secondo i sindacati la Regione mostrerebbe ritardi nella programmazione degli interventi.

“Fino ad oggi – si legge nella nota sindacale congiunta – è mancata la volontà di un dialogo concreto con le forze sociali. Un confronto che affronti i nodi urgenti, già a partire dai contenuti del piano socio sanitario approvato dalla Giunta. Che, lo ricordiamo, sarà in fase di discussione in Consiglio nelle prossime settimane. Per questo, se non ci saranno risposte, la mobilitazione proseguirà”.

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