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Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, con 21 voti favorevoli, il nuovo Piano sociosanitario 2023-2025. Alla votazione non hanno preso parte i gruppi del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

L’approvazione del Piano sociosanitario 2023-2025

 Evidentemente soddisfatto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

“Dopo la riorganizzazione degli enti sanitari e la creazione delle AST – ha affermato Acquaroli – il piano sociosanitario 23-25 completa il quadro normativo per la riforma della sanità marchigiana. Questo atto consolida la nostra visione strategica di una sanità diffusa e distribuita su tutto il territorio. Basata su tre priorità fondamentali e integrate tra loro: prevenzione, assistenza territoriale e assistenza ospedaliera, senza dimenticare il ruolo centrale della digitalizzazione dei servizi. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla stesura e all’approvazione di questi importantissimi provvedimenti.

Ma anche tutti gli operatori socio-sanitari che ogni giorno si dedicano con sacrificio e impegno all’assistenza e alla cura della salute dei cittadini. Non dobbiamo dimenticare che fino alla primavera del 2022 la nostra quotidianità era ancora fortemente condizionata dalla pandemia e così lo erano anche le nostre strutture sanitarie. Ora l’attuazione operativa vedrà protagonisti i Direttori del Dipartimento, dell’ARS e delle aziende sanitarie (AST, Torrette e Inrca) anche con i rispettivi atti aziendali”.

Soddisfatto anche il vice presidente nonchè assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

“Il Piano – ha spiegato Saltamartini – è un elemento imprescindibile di una regione al plurale come le Marche. Parte da una fotografia della domanda dei servizi sanitari, realizzata dallo studio dei fabbisogni che abbiamo commissionato alle Università. Sulla base di questo le Aziende dovranno riorganizzare le loro attività. Se prima il Cup era regionale, ora sarà provinciale, con l’obiettivo principale di abbattere le liste di attesa. Ogni AST dovrà valutare il proprio fabbisogno e ridefinire la committenza sulla base della domanda sanitaria dei cittadini. Si prendono inoltre in considerazione le strategie per ridurre la mobilità passiva. Abbiamo verificato quali sono le specializzazioni per cui i marchigiani si recano fuori regione e su quelle le AST dovranno, ad esempio, rafforzare la propria offerta. Questo piano sanitario rappresenta dunque il punto di partenza per individuare le soluzioni utili e più adatte per il sistema sanitario regionale”.

Il Piano sociosanitario 2023-2025

Il documento tratta aspetti fondamentali come il rafforzamento della prevenzione sul territorio, l’assistenza territoriale e il suo potenziamento nelle aree disagiate, l’ampliamento dei servizi di prossimità e domiciliari, le reti cliniche.

La visione, rafforzata dall’esperienza pandemica, è quella di una sanità policentrica. Il Piano, dunque, punta alla riqualificazione della rete ospedaliera attraverso l’integrazione con il territorio. E punta anche al potenziamento della strumentazione tecnologica avanzata, all’integrazione ed allo sviluppo dei sistemi informativi.

Previste inoltre la realizzazione di nuovi ospedali a Pesaro, Macerata, San Benedetto del Tronto e la riqualificazione di molte strutture sanitarie sul territorio. Unitamente al rafforzamento dell’offerta territoriale, come ad esempio la telemedicina.

“Il piano sanitario – conclude il vicepresidente Saltamartini – è senza dubbio l’atto più importante della Giunta Acquaroli per dare avvio alla riforma della sanità marchigiana, insieme alla riorganizzazione delle aziende sanitarie approvata lo scorso agosto. Le 5 Aziende Sanitarie Territoriali affiancano l’AOU delle Marche e INRCA, per la costruzione di una nuova strategia che faccia lavorare in sinergia ospedali e territorio. A questi si affiancheranno gli investimenti previsti dal PNRR”.

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