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Il gioco degli scacchi è tra i passatempi più antichi della storia dell’umanità nell’era cristiana. Gli studiosi, infatti, ne rimandano l’origine all’India del VI secolo dopo Cristo. Attraverso la Persia, il gioco giunse anche in occidente trasformando in svago uno dei ricorrenti motivi di belligeranza di tutti i tempi. Quello delle guerre tra teste coronate di regni antagonisti.

Scacchi: e la guerra diventa un gioco

Un gruppo armato, dunque, deve difendere i propri regnanti da un gruppo nemico attraverso mosse che richiedono esercizio mentale ed ingegno. Durante i suoi quasi 1.500 anni di storia gli scacchi sono stati giocati in moltissimi modi e da semplice passatempo sono diventati un vero e proprio sport intellettuale.

Come documentato storicamente anche da codici miniati e reperti archeologici, gli scacchi erano un passatempo internazionale già nel Medioevo. Erano il gioco preferito di famosi monarchi come Alfonso il Saggio, Ivan il Terribile, Alfonso X di Castiglia, Filippo Maria Visconti, Papa Leone X. O il califfo Harun al-Rashid

Fino al XV secolo gli scacchi furono fondamentalmente un passatempo per le classi agiate. Le partite potevano essere molto lunghe anche perché la regina e gli alfieri tendevano ad avere dei momenti limitati a poche caselle. Quando fu introdotto un cambio, in questo senso, gli scacchi assunsero un valore molto più strategico e dunque ogni partita diveniva una vera e propria competizione intellettuale.

scacchi

La scacchiera dello scultore Andrea da Montefeltro

Leonardo da Vinci e gli scacchi

Alcuni storici ipotizzano che anche Leonardo da Vinci abbia avuto a che fare con gli scacchi. Pensano, infatti, che abbia disegnato per Luca Pacioli alcuni elementi presenti nel celeberrimo “De Ludo Scachorum”. Un’opera manoscritta realizzata come omaggio alla marchesa Isabella d’Este. Quest’ultima accoglieva e ospitava i migliori “scacchisti” facendoli venire anche dall’estero per poter giocare insieme a loro.

In tempi più recenti, nel 1853, a Roma fu fondato il Circolo degli Scacchi con la presidenza del Duca di Bomarzo, Don Francesco Borghese. All’epoca vi aderirono numerose Guardie Nobili Pontificie ma è tuttora attivo ed è uno dei circoli più esclusivi della capitale.

Scacchi: l’opera dello scultore Andrea da Montefeltro

Lo scultore Andrea da Montefeltro, in occasione dell’elezione del Gran Maestro del Sovrano Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, ha realizzato una Scacchiera Monumentale ufficiale del Sacro Ordine di Malta. Sulla scacchiera, scolpita nella pietra viva del Montefeltro, sono presenti tutti i personaggi del gioco, dai Fanti e ai Cavalieri che devono difendere il Re e la Regina dalla compagine avversaria. Hanno i colori della nota croce ottagona che fa riferimento alle otto beatitudini del Discorso della montagna. 

L’opera, consegnata da Mons. Vittorio Formenti, Cappellano Conventuale dell’Ordine, è stata particolarmente apprezzata dal nuovo Gran Maestro, il canadese Fra John Timothy Dunlap che è un esperto giocatore di scacchi.

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