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Il rimpasto di Giunta voluto con forza dalla segretaria regionale della Lega Giorgia Latini sta tenendo banco da qualche giorno, e non solo nelle stanze della politica. Oscurando, di fatto, tutte le altre notizie che arrivano dalla Regione Marche. Il fatto è che le “persone comuni” si chiedono quali siano le ragioni alla base della richiesta avanzata dalla segreteria regionale della Lega. Quelle vere, però.

Regione Marche: il rimpasto di Giunta

Che l’onorevole Giorgia Latini abbia chiesto e ri-chiesto la sostituzione di tre assessori in quota Lega è cosa ormai nota. Vorrebbe che lasciassero l’incarico il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini, l’assessore alla cultura, istruzione, sport Chiara Biondi e l’assessore all’industria, agricoltura, commercio Andrea Maria Antonini.

Sull’uscita di Saltamartini per ora ha fatto muro il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in persona. Con l’aiuto, sottotraccia, dell’onorevole Mirco Carloni. In difesa di Antonini, invece, si è schierato il mondo delle associazioni. Mentre l’assessore Biondi sembrerebbe, condizionale d’obbligo, abbandonata al suo destino da tutti.

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L’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi e l’onorevole Giorgia Latini

Posto, quindi, che il vice presidente Saltamartini non si tocca, secondo le indicazioni della segretaria della Lega dovrebbero entrare in Giunta il consigliere regionale Monica Acciarri (ascolana) e Mauro Lucentini (fermano). La prima non è stata eletta direttamente in Consiglio ed è subentrata in sostituzione proprio di Antonini dopo che quest’ultimo è stato nominato assessore. Il secondo è esterno al Consiglio regionale.

Regione Marche: la sorpresa Antonini

In questo ipotizzato balletto forzoso di poltrone, ciò che nessuno fra gli addetti ai lavori si aspettava è la discesa in campo di moltelici espressioni della società civile in difesa dell’assessore Antonini. Per evitare la sua sostituzione, infatti, si sono mosse associazioni di imprenditori, associazioni di commercianti, associazioni di agricoltori e associazioni di artigiani. Più consorzi di vario tipo… in una mobilitazione che ha stupito per compattezza e per eterogeneità. La richiesta unanime, riconoscendo l’impegno di Antonini come assessore, è quella di garantire all’azione amministrativa regionale continuità e stabilità. Fattori ritenuti fondamentali, e imprescindibili, per portare avanti tutti i progetti nonchè le iniziative programmate e quelle già impostate. Specialmente in un periodo impegnativo come quello attuale.

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