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Il Piceno Consind ha rescisso il contratto in essere con la società Uniproject srl che gestisce l’impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi di sua proprietà, in zona Marino, ad Ascoli Piceno. Il Consind ha risolto il contratto per “i caratteri di negligenza e imperizia che sono stati accertati” a carico della Uniproject nella gestione dell’impianto.

Piceno Consind rescinde il contratto con Uniproject srl

Il Comitato direttivo del Piceno Consind ha risolto il contratto di gestione dell’impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi e non, sito in località “Basso Marino” di Ascoli Piceno. Impianto gestito da Uniproject srl, società controllata dal gruppo IREN spa.

Le motivazioni riportate nella delibera riguardano in particolare i caratteri di negligenza e imperizia che sono stati accertati nei confronti di Uniproject in merito alla gestione dell’impianto, di proprietà del Piceno Consind.

“Si premette – si legge nella nota diffusa alla stampa – che, con determinazione dirigenziale R.E. n. 583 del 29/05/2020 del Settore II della Provincia di Ascoli Piceno, veniva rilasciata ad Uniproject srl l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) riguardo al deposito e trattamento dei rifiuti pericolosi e non, emissioni in atmosfera, scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura. Con ulteriore quadro prescrittivo dell’Impianto denominato ‘Basso Marino’.

Successivamente il Piceno Consind, con delibera del Comitato direttivo n. 286 del 27/10/2022, incaricava una Società di professionisti per eseguire una valutazione tecnica di verifica delle modalità gestionali da parte di Uniproject e dello stato di consistenza dell’impianto.

La Società incaricata ha effettuato 3 sopralluoghi presso l’Impianto (25/11/2022, 10/03/2023 e 08/05/2023).

A seguito di tali sopralluoghi il Piceno Consind ha inviato al gestore Uniproject srl in data 30/05/2023 una prima richiesta di integrazioni documentali relative alla gestione del biennio 2022-2023. Cui il gestore ha risposto il 30/06/2023. Successivamente, Piceno Consind ha inviato il 07/09/2023 una seconda richiesta di integrazione documentale, a verifica di quanto effettuato dalla presa in consegna dell’impianto nel 2007 in poi. Richiesta tuttavia rimasta a tutt’oggi senza alcuna risposta.

In data 16/10/2023 la Società incaricata ha quindi redatto la relazione finale, a seguito dei necessari approfondimenti, denominata “Verifica delle modalità di gestione e del rispetto delle prescrizioni dell’AIA dell’Impianto di trattamento rifiuti pericolosi e non pericolosi”.

Nella relazione è stata evidenziata una serie di gravi criticità.

Criticità relative in particolare alla carente attività manutentiva delle opere elettromeccaniche, elettriche e degli strumenti di misura da parte del gestore dell’impianto. Nonché alla messa fuori servizio di alcuni comparti della filiera depurativa, senza alcuna comunicazione agli Enti. Ed in difformità rispetto a quanto previsto nel sopracitato Decreto di autorizzazione AIA per la lavorazione dei rifiuti pericolosi e non.

Per tali motivi, Piceno Consind ha ritenuto di dover procedere alla risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 3 comma 7 lettera B) del contratto di concessione siglato nel 2007.

Al tempo stesso il Consorzio, comunicando tale situazione agli Enti di Controllo (Provincia di Ascoli Piceno, ARPAM, Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico e Forestale), ha rimesso agli Enti stessi l’opportunità di verificare se le difformità rilevate dal Consorzio rispetto a quanto previsto nel Decreto Autorizzativo AIA siano effettivamente tali.

Tra le motivazioni della rescissione, è da rilevare anche lo stato di grave carenza del sistema di produzione e diffusione dell’aria nei comparti biologici, che non si esclude possano essere anche la causa dei cattivi odori che i residenti limitrofi all’impianto nel corso degli anni hanno subito e lamentato.

Infatti, solo dopo i sopralluoghi effettuati dalla Società incaricata dal Consind, il gestore Uniproject srl ha segnalato, con nota del 28/06/2023, la possibilità di sostituire tale sistema di diffusione, sia pur spinto dalla necessità di ridurre i costi energetici causati dall’inefficienza di tale sistema.

Alla successiva richiesta del Consind di mettere in essere un progetto di adeguamento che prevedesse la sostituzione dei diffusori, Uniproject srl è sparita senza dare alcun riscontro.

A comprova dello scarso interesse del gestore di affrontare le criticità e risolverle in maniera compiuta.

Il Presidente, il Direttivo e gli uffici del Piceno Consind affermano che, allo stato e per le motivazioni di natura tecnico-gestionale e manutentive evidenziate nella relazione finale della Società incaricata, la decisione di rescissione contrattuale dopo ben 16 anni di gestione ininterrotta da parte di Uniproject srl (prima gruppo UNIECO, poi gruppo IREN) è soltanto un atto dovuto. A tutela non solo del Consorzio stesso ma soprattutto del territorio in cui l’impianto di Basso Marino è localizzato.”

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