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 La mostra “Io, Giacomo – omaggio a Vanni Leopardi” dell’artista Antonio Greco è ospitata nella Stanza del ‘900 di Casa Leopardi, a Recanati. Lo spazio espositivo destinato alle arti moderne e contemporanee si trova proprio nel piano della Biblioteca.

Recanati: la mostra “Io, Giacomo – omaggio a Vanni Leopardi”

La personale di Greco ha preso forma nel 2014 dall’incontro fra l’artista e Vanni Leopardi, pronipote del Poeta e custode delle sue memorie. Un incontro in una giornata di pioggia che ha dato vita a una vera amicizia fra il giovane pittore e il discendente.

L’opera di Greco, attraverso un sottile gioco di calcolate associazioni e di rimandi fra oggetti e luoghi di affezione leopardiani, indaga i più importanti temi esistenziali: lo scorrere del tempo, per esempio. Ma anche lo sdoppiamento fra inconscio e natura, il conflitto fra l’esistere terreno di tutte le umane cose e il potere vivificante dell’immaginazione.

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Antonio Greco, Ipotesi di partita a scacchi con il doppio, 2010, olio su tela

Prendono vita in questo scenario, svelati da una selezione di opere densissime di significato, alcuni degli oggetti cari a Giacomo Leopardi: i suoi libri, la sfera armillare, lo scheletrino d’argento, la pendola e la scacchiera. Tutti elementi della quotidianità del genio recanatese osservati da una prospettiva altra, quella della sensibilità dell’artista che li restituisce allo sguardo dello spettatore come elementi carichi di simbologie diverse. Simbologie intrecciate ai vari aspetti della vita. 

Contessa Olimpia Leopardi, discendente del Poeta

“Dopo la nuova esperienza delle mostre collettive di arte contemporanea che abbiamo ospitato in questo ultimo biennio – spiega la contessa Olimpia Leopardi – siamo pronti a riaprire le sale del nostro palazzo a un artista che aveva a suo tempo stretto un’amicizia con mio padre. Insieme hanno pensato a questo progetto che oggi, finalmente, vede la luce. La sensibilità di Antonio Greco, caratteristica che già colpì mio padre Vanni, si traduce in immagini pittoriche di indubbio impatto. Immagini capaci di declinare alcuni dei temi cardine del pensiero di Leopardi attraverso un mezzo espressivo apparentemente lontano dagli strumenti del poeta e dello scrittore. Ma in realtà a lui prossimi.

Giacomo osservò quegli oggetti che Antonio ha rappresentato, toccò quelle pagine e ne fece suoi i contenuti… Insegnò il gioco degli scacchi alla marchesa Gertrude Cassi Lazzari e, complice quel gioco, sperimentò per la prima volta l’amore. Mi piace pensare che queste opere riportino a Casa Leopardi una parte di ciò che Giacomo è stato”.

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Antonio Greco, La siepe di carta, 2023, olio su tela

Antonio Greco

Greco è nato a Siracusa nel 1982 e ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi nel 2006. “Il mio lavoro pittorico – commenta – indaga sia il rapporto intimo con gli oggetti d’affezione, elementi cardine della quotidianità che ci accompagnano durante la vita, sia la condizione umana e le nostre domande esistenziali. Protagonista di questa esposizione è appunto lo scenario dei luoghi che furono teatro della profonda ricerca esistenziale del Leopardi: i suoi libri, per esempio. Libri che erano la sua siepe di carta. Ma anche gli strumenti per l’esplorazione del reale come lo scheletrino d’argento o la sfera armillare. E la pendola nella camera dove nacque, a scandire il lento, inesorabile fluire del tempo. O ancora la scacchiera, come metafora della vita”.

La mostra “Io, Giacomo – omaggio a Vanni Leopardi” è visitabile tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 17.30 fino al 30 giugno 2024.

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Antonio Greco, Profondissima quiete, 2019-2020, olio su tela

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