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“Nelle Marche  – spiega Coldiretti regionale – siamo avvantaggiati rispetto ad altre regioni. Ma per affrontare il problema dei danni in agricoltura da fauna selvatica servono un approccio più incisivo e un maggiore impegno da parte della politica”.

Coldiretti Marche: causa cinghiali pronti alla mobilitazione

Coldiretti Marche incontrerà il Prefetto di Ancona per annunciare lo stato di agitazione, dopo aver già fatto altrettanto a Macerata e in attesa di salire dai Prefetti delle altre province. L’associazione degli agricoltori ha preannunciato una grande manifestazione sotto Palazzo Raffaello, sede della giunta regionale, da tenersi nel mese di luglio.

Secondo i report della stessa Regione, il 75% dei anni in agricoltura è causato proprio dai cinghiali, specie in sovrannumero fonte di pericoli sia per la viabilità stradale che per il contagio della peste suina.

“Organizzeremo questa manifestazione – ha comunicato Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche forti delle ultime novità legislative a livello nazionale. Novità che prevedono, se necessario, l’intervento straordinario dell’esercito, la possibilità di cattura anche nelle aree protette o nelle aree urbane e senza passare per il parere dell’Ispra”.

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La popolazione di cinghiali nelle Marchesi aggira intorno ai 40.000 capi

Una presenza, quella dei cinghiali, stimata in 40mila capi in tutte le Marche, anche a ridosso dei centri urbani più popolosi. Presenza che, secondo Coldiretti, è una fonte costante di pericolo per la sicurezza della comunità oltre che una minaccia per le colture agricole.

“È tempo che la Regione visto che il Piano di contenimento degli ungulati è scaduto nel 2023 ed è stato prorogato, si doti di un nuovo documento che renda più incisivo il contrasto. Occorrono un ripensamento degli Atc, lo snellimento delle procedure per i risarcimenti agli agricoltori, il potenziamento dei mezzi di prevenzione. Ed è estremamente urgente il Piano di contenimento per la peste suina. Al momento – conclude la Gardoni – abbiamo avuto rassicurazioni da parte della politica, ma ci aspettiamo finalmente fatti concreti”.

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