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ASCOLI PICENO – Lunedì 27 febbraio prenderà il via il servizio sperimentale volto alla riduzione del tasso d’incidentalità su alcuni tratti di strade provinciali. Verranno pertanto attivati i dispositivi per il controllo della velocità media, i cosiddetti “Tutor”. Come detto, è un progetto sperimentale della durata di un anno, che riguarderà al momento due arterie: la S.P. 92 Valtesino (tra il Km 10+735 e il Km 12+222) direzione Santa Maria Goretti e (tra il Km 10+735 e il Km 8+547) verso Grottammare e la S.P. 237 bis Picena (tra il Km 0+068 e il Km 6+226) direttrice Comunanza e il (Km 6+226 e il Km 0+068) verso Roccafluvione. In tali tratti gli automobilisti sono tenuti a rispettare il limite stabilito di 90Km/h. Non sono assolutamente effettuate infatti modificazioni in senso restrittivo delle prescrizioni sulla velocità con limiti che rimarranno pertanto quelli attuali previsti nelle strade extraurbane.

L’eventuale sanzione scatta solo se la velocità media rilevata dai varchi elettronici posti nei due sensi di marcia supera il limite consentito. L’importo della trasgressione viene applicato in base a quando stabilito dall’Art. 142 del Codice della Strada. Occorre sottolineare che i dispositivi in questione non sono autovelox, ma apparecchiature che rilevano la velocità media dell’utente in un determinato tratto: pertanto non servono certo a “fare cassa”, ma sono impiegati con l’obiettivo essenziale di assicurare l’incolumità e il corretto comportamento stradale degli automobilisti senza intenti “vessatori”. Della gestione dell’iter di infrazione si occuperà esclusivamente la Polizia Provinciale ai sensi dell’Art. 12 del C.d.S. I proventi delle sanzioni comminate saranno soprattutto utilizzati per interventi di manutenzione e miglioramento della viabilità provinciale.

La scelta delle strade da monitorare è stata assunta in base a studi sul tasso di incidentalità e su segnalazione anche di altri enti e autorità preposte che hanno evidenziato la pericolosità di questi punti specifici della rete viaria provinciale. I sistemi di controllo della velocità media hanno dimostrato di essere eccellenti strumenti di prevenzione capaci di modificare positivamente i comportamenti di guida. Basti pensare che, sulle tratte autostradali su cui sono stati installati, dopo il primo anno di funzionamento, è stata registrata una diminuzione del tasso di mortalità del 51% e degli incidenti con feriti del 27%.