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ASCOLI PICENO – In un aria di crisi economica e criticità per il piceno ed il Pese, si è svolta l’annuale celebrazione della Festa delle Repubblica. In un contesto di tensioni non sono mancate le polemiche del caso, provenienti dal mondo della politica picena. E’ il caso di Francesco Petrelli vicesegretario comunale con riferimento al Sindaco Castelli e il presidente Piero Celani.

IL VANITOSO SINDACO – Il Vicesegretario Udc fa un affondo e dichiara: “Quali ragioni posso spingere alcuni consiglieri comunali, come una parte di quelli al Comune di Ascoli, ad avversare apertamente, come ha fatto il buon Giuseppe Falciani la parata romana del 2 giugno, preciso che personalmente sono per lo “spalare e non sfilare!” e piombare in un assordante silenzio, per la “sobria” festa per la Repubblica organizzata dal “nostro” vanitoso sindaco di Ascoli a braccetto col suo predecessore e maestro, attuale presidente della provincia?”

INDENNITA’, LUSTRINI E PAILLETTES – “Non gli è ancora ben chiara la situazione in cui si trova la nostra città, tanto più quando a breve scadranno anche gli ammortizzatori sociali delle grandi fabbriche ? Non hanno capito che non ci saranno più nemmeno le lenticchie per il loro piatto? Visto che il sindaco di Ascoli ed il suo seguito ci tengono tanto alle sfilate ed alle copertine, perché non adottano un provvedimento simbolico come ha fatto il virtuoso, in questo sicuramente, sindaco di Folignano, che ha ridotto di un 20% l’indennità di giunta? Dalla giunta ascolana, escluso l’assessore Aliberti che ha avuto già il pudore di azzerarsi l’indennità, ci aspettiamo che non si tolgano il pane di bocca, ma che almeno amministrino da qui a fine mandato davvero sobriamente questa città rinunciando a sperperi, lustrini e paillettes che finora hanno solo contribuito a svuotare le tasche dei cittadini, nonostante le ottimistiche entrate del bilancio preventivo che si discuterà il 7 giugno in Consiglio comunale”.