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ASCOLI PICENO – Il Polo Universitario è l’opera più significativa messa in atto da questa amministrazione. Parola di Valentina Bellini, consigliera comunale del PD. La realizzazione del progetto, che prevede il recupero dell’ala sud dell’immobile ex – ospedale Mazzoni, non è stata completata, “dopo più di due anni, non siamo neppure al 20% dei lavori” assicura la consigliera d’opposizione.
La polemica nasce sull’uso della somma impegnata per la realizzazione dell’opera, soldi che potrebbero essere perduti se non si assumono le responsabilità politiche di controllo e vigilanza sul denaro pubblico investito.

LE PAROLE DI BELLINI – “Sono state presentate già tre relazioni della ditta appaltatrice, due delle quali con riserva, in cui la ditta lamenta l’impossibilità di adeguare i lavori a quanto previsto dal capitolato d’appalto, con conseguente necessità di rimodularlo”, sostiene Bellini. “Più la fase di progettazione è fatta male, in modo superficiale, più è inevitabile che la ditta appaltatrice dei lavori abbia maggiore margine per rimettere in discussione la sua possibilità di rientrare con quanto disposto nel capitolato di appalto”, continua Bellini. Nell’interrogazione comunale la consigliera chiede che sia fatta chiarezza sul regolamento, sugli incarichi esterni affidati in modo poco chiaro e sull’intera procedura perseguita che prevederebbe, tra l’altro, “un progetto a bassa definizione con scala 1:200, con conseguente difficoltà della Sovrintendenza di esprimersi in modo favorevole e di offrire alla ditta appaltatrice la possibilità di lamentare difficoltà sul rientro del capitolato d’appalto”, ha evidenziato Bellini.

GLI INCARICHI – La consigliera chiede di vederci chiaro sull’assegnazione dei lavori a quattro professionisti a cui è stata recapitata un’unica lettera, non preceduta da nessun atto di pubblicità. Un’unica lettera che non avrebbe comunque limitato l’affidamento di quattro incarichi disgiunti da parte dell’amministrazione. “Parcellizzare in modo forzoso è vietato dal Codice degli appalti”, aggiunge Bellini. Inoltre, dopo soltanto una settimana dall’affidamento dell’incarico ad uno dei professionisti, si è fatto un passo indietro, dai 100.000 € iniziali si è passati a 97.000; un errore materiale che nasconde il fatto che “se l’incarico fosse stato di 100.000 €, si sarebbe dovuti procedere per bando pubblico”, fa notare Bellini.

LA RESPONSABILITÀ POLITICA – La polemica nasce, però, sulla mancata trasparenza dell’utilizzo dei soldi. La consigliera tiene a sottolineare che la sua battaglia nasce dalla ferma idea che passaggi incongrui potrebbero nascondere sprechi e che, se è vero che le responsabilità tecniche appartengono ai dirigenti, è ancor più vero che la vigilanza, il controllo, le decisioni ultime spettano alla politica, soprattutto se si pensa che il Polo Universitario è un’opera cruciale per il futuro della città di Ascoli Piceno.