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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non importa se di destra, di sinistra o del centro, per il presidente dell’associazione T-Rex “le Marche sono in mano ai barbari che vengono, saccheggiano e poi non vengono più rivisti”. Leo Bollettini si riferisce ai candidati parlamentari alle prossime elezioni politiche.

IL COMMENTO – “Avevo già in animo da tempo di dire la mia, che poi credo sia quella del popolo che non sa e non conosce tutte le manovre di basso profilo il cui esito si viene in parte a sapere solo a fatti avvenuti. Chi dice che, su sei, cinque candidati alla Camera o al Senato, non sono marchigiani ha ragione. Io contesto questa romana ingerenza politica da anni! Ne ho parlato, in precedenza, anche con chi ora si lamenta ricordando che se non si crea una squadra di vincitori ma solo di persone che, una dopo l’altra, vanno al massacro, non si può pretendere di essere considerati dalla Roma che decide“.

 

NEMO PROFETA – “I migliori, e ve ne sono di persone valide in tutte le province, sono sempre tenuti in disparte e quindi, stanchi, prima o poi vanno via. Questa lamentela che mi risulta sia rientrata nel caso dell’On.Ceroni, è tardiva e non sortisce alcun benefico risultato alla nostra Regione. L’Abitudine di farsi candidare romani, siciliani o piemontesi, è ahimè, di tutti i partiti. Sono soprattutto i partiti grandi e strutturati che hanno questa tendenza auto-lesiva. Quindi basta a subire là dove si rischia di essere drammaticamente soli ed estraniati. E’ ora di dire basta e la Regione dei cittadini non dovrà più consentire in futuro trattamenti del genere”.