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ANCONA – Apparsa sui quotidiani nazionali, la notizia che il Capitan Schettino possa essere testimonial pubblicitario del turismo rivierasco scatena la polemica. “Non si sa chi sia il genio che ha pensato di invitare Schettino a un’iniziativa per la valorizzazione del Conero, ma certo è che sta producendo danni inenarrabili alla nostra immagine turistica“, dichiara il governatore Gian Mario Spacca apprendendo la notizia una volta tornato dalla Bit di Milano. Prendono le distanze anche Carlo Neumann presidente dell’associazione Riviera del Conero, il vicepresidente regionale di Confesercenti Giancarlo Gioacchini e il sindaco di Numana Maurizio Carletti.

Notizia a dir poco assurda e poco piacevole che lascia l’amaro in bocca al ricordo di quanto è successo ai piedi dell’isola del Giglio solo un anno fa. Un volto che piuttosto che pubblicizzare lede l’immagine della Riviera marchigiana che nulla ha a che vedere con il capitano e la triste cronaca che lo circonda. La stampa conferma che l’idea sia nata da un operatore economico del Conero, che non ha evidentemente tenuto conto della portata negativa di questa notizia nelle mani della grande comunicazione, tanto da oltrepassare i confini regionali.

 

“Con una tempistica degna di miglior sorte, rischia di vanificare tutti gli sforzi compiuti dalla Regione Marche in questi giorni alla Bit di Milano per promuovere il turismo regionale. – continua indignato Spacca – A Milano abbiamo lavorato per promuovere il turismo marchigiano, con il Conero al centro di due eventi prestigiosi della prossima estate come l’Endurance Lifestyle e il Campionato mondiale di Vela d’Altura, anche se di questo nessun quotidiano nazionale ne ha parlato”. Si parla di un colloquio di lavoro, sul sito del Carlino Ancona è di ieri la notizia che l’ex comandante sarebbe stato chiamato a portare la sua esperienza in fatto di viaggi e turismo. Mentre le sue parole dichiarate in un’intervista al Nautilus International Telegraph confermano l’intraprendenza di voler cercare un lavoro magari come insegnante.