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Indubbiamente il primo film ha sempre il suo fascino, sia perché si assiste per la prima volta a una pellicola innovativa, sia perché la storia è esilarante. Come al solito il gruppo di svitati viene messo alla prova da situazioni al limite del possibile che coinvolgeranno lo spettatore dissuadendolo dall’idea che si tratta di un sequel. Alan è il protagonista principale di “Una notte da leoni 3 nuova avventura“. E’ una persona diversa da prima, è cambiato nei modi e negli atteggiamenti e il suo comportamento è alquanto infantile. Gli amici decidono di supportarlo psicologicamente consigliandogli una clinica nella quale potrà trovare tutte le cure possibili per il suo disturbo, ma in clinica non arriverà mai.

Il viaggio sarà interrotto da eventi e circostanze che renderanno l’avventura particolarmente movimentata. La sceneggiatura è debole, ma in compenso i protagonisti reggono la scena e ci accompagnano senza brusche interruzioni fino alla fine del film. Il terzo capitolo non rispetta le aspettative, perché risulta essere quasi più impegnativo dei precedenti, se si considera che la trama è più intensa e ricca di colpi di scena. Come nei migliori film di Vanzina o nei cinepanettoni, il film non delude gli amanti del genere.