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In Italia con il nuovo decreto è possibile fare uso di questa sostanza per curare la propria malattia. La novità è stata presentata dalla Gazzetta Ufficiale con l’elenco dei nomi e dei trattamenti che la cannabis può curare. Essa può essere, infatti, usata per stimolare la fame nei pazienti con l’Aids, per le convulsioni epilettiche, per il glioblastoma, per la nausea e il vomito nei pazienti in chemioterapia. L’articolo 32 della Costituzione si incentra sul diritto del cittadino alla salute e sul rispetto delle norme a fondamento etico.

Il provvedimento modificherà il decreto 309/1990. Il procedimento potrebbe essere lungo, ma se si pensa che normalmente si ricorre a spacciatori o al mercato nero, meglio tardi che mai. La cannabis è il nome scientifico per della marijuana o canapa e contiene il delta-9-tetraidrocannabinolo e il trans-delta-9-tetraidrocannabinolo i due principali principi attivi. Proprio per questo motivo sono stati immessi nella tabella che permette la prescrizione medica perché: “costituiscono i principi attivi di medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore, al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei, ed inoltre si sono rivelati efficaci nel trattamento di patologie neurovegetative quali la sclerosi multipla.