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ASCOLI PICENO -Sarà l’ascolano e giovanissimo Davide De Julis a realizzare il gioiello che domenica 4 agosto sfilerà al collo della dama di Porta Romana. Un artigiano in erba che ha seguito i corsi di oreficeria che la Cna ha organizzato con l’Unione dei comuni della Vallata del Tronto e che ora si cimenta in una creazione che sarà ammirata da migliaia di persone.

“Ho già frequentato un corso di modellazione a cera persa – spiega Davide – e ora partecipo ai corsi con gli orafi della Cna. So che il momento è difficile ma ho un obiettivo preciso e non mi spavento: fare l’orafo come professione e aprire un laboratorio ad Ascoli. Inizialmente ho frequentato l’Ipsia Meccanica ma verso il terzo anno ho scoperto dentro di me un qualcosa che inizialmente non sapevo neanche spiegare. Ora ho le idee un po’ più chiare e penso di aver imboccato la strada giusta. La mia idea di base, semplice ma che mi guida in tutti i lavori con oro e pietre preziose che intraprendo, è questo: artisticamente mi piace raccontare le donne e il loro mondo. E penso che non ci sia niente di meglio, per farlo, che affidarsi a un gioiello”.

“Il lavoro dei nostri artigiani per la Quintana – spiega Gino Sabatini, presidente della Cna Picena – è nato con il duplice scopo di offrire valore aggiunto alla Quintana stessa, arricchendo il corteo con prodotti d’eccellenza artigiana, e di far conoscere le grandi capacità dei nostri orafi. Nel 2013 parte anche una nuova avventura, eccellenza e maestria ma anche trasmissione del saper fare a uso dei giovani artigiani del domani”. Sulla stessa lunghezza d’onda Barbara Tomassini, presidente di Cna Artistico e tradizionale: “Abbiamo pensato di mettere a frutto il percorso avviato con i corsi realizzati in sinergia con l’Unione dei comuni, offrendo a uno dei giovani più meritevoli un trampolino di lancio che può valere quasi come un inizio di attività artigiana”.

“Per noi è una grande soddisfazione tenere a battesimo un giovane artista – è il commento di Pierluigi Torquati, capo sestiere di Romana – è lo spirito giusto di questa manifestazione che affonda le sue radici nei secoli ma che ha come obiettivo quello di proiettarsi verso il futuro, sia per la nostra città che per le sue attività produttive. Speriamo di vedere presto in qualche via di Ascoli il laboratorio orafo di questo giovane perché sapremo che per fargli spiccare il volo nel difficile mondo del lavoro anche il Sestiere ci ha messo qualcosa di suo”.