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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal Popolo delle Libertà il sospetto che ci siano troppi incarichi affidati a o gestiti da Stefano Greco e cooperativa Oikos nella quale ha un ruolo nel direttivo. Il presidente del Consorzio Turistico Greco, assieme a Mario Sergiacomi presidente della cooperativa, intervengono e ridimensionano l’insinuazione firmata Pdl che ci siano delle preferenze da parte dall’attuale Amministrazione.

Più volte sottolineato che non si tratta di un attacco personale, la detta pulce nell’orecchio è stata messa dopo l’affidamento della gestione temporanea, in attesa di un successivo bando, del teatro Concordia e dell’auditorium comunale alla cooperativa Oikos dopo che l’Atlante congressi ha comunicato la recessione del contratto. Dopo sei mesi, come annunciato in un documento comunale, il bando non è stato pubblicato e questo incarico si sommerebbe a una serie di partecipazioni, collaborazioni e organizzazioni che Stefano Greco spiega dettagliatamente in una conferenza chiarificatrice. È l’Oikos che amministra il Museo del Mare, la rete museale di Offida e partecipa all’organizzazione di Ciborghi sempre a Offida; è la Tuber Communication, società di Stefano Greco, a promuovere Anghiò a San Benedetto e Fritto Misto ad Ascoli; è il Consorzio Turistico, di cui presidente Stefano Greco, a partecipare al progetto della Sea Card lo scorso anno, al secolo Piceno Card.

Non capisco la necessità di politicizzare tutto. – dichiara amaramente Stefano Greco – Sono un creativo che lavora sia per il centrodestra che il centrosinistra e lo dimostrano le collaborazioni con le tante e le diverse Amministrazioni“. Infatti, sulla scia di Anghiò e Fritto Misto all’ingegno di Greco si deve l’edizione Vongolopolis a Porto San Giorgio, Veregra Street Food a Montegranaro, Diamanti a tavolo ad Amandola e la vantata collaborazione con l’organizzazione di Eurochocolate di Perugia. “Io non faccio il politico, faccio solo il mio lavoro di marketing territoriale e promozione turistica”.

Per quanto riguarda gli affidamenti targati Oikos sarebbero tutti filtrati dai bandi di gara e l’aggiudicarsi di questi incarichi sarebbe dovuto al fatto che nel territorio esistano pochissime realtà o cooperative culturali che si occupano di questo settore. Infatti è proprio l’Oikos a vincere il concorso per il Museo del Mare, a gestire i Musei di Macerata assieme ad altre due cooperative e ad aggiudicarsi la gestione dei musei di Monsampolo. “I contributi derivati dalle gestioni servono a pagare con regolare contratto o attraverso voucher i nostri dipendenti. – prosegue Sergiacomi – A San Benedetto, nello specifico, abbiamo due regolari dipendenti del posto, destiniamo 12 mila euro all’Augusto Capriotti per la cura degli acquari e 3 mila euro alla ditte di pulizie. Il guadagno deriva dai biglietti d’ingresso che prevedono rendite per la cooperativa stessa e per il Comune”.

“O sono una piovra politica o sono un creativo”, conclude Stefano Greco facendo leva sulla riuscita dei format da lui suggeriti, alcuni dei quali con marchio registrato, e dal fermento creato intorno ai poli museali gestiti dalla Oikos.