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ASCOLI PICENO – Il comitato Area Carbon interviene sullo stop dell’Arpam al piano di bonifica Restart che crea di fatto l’opportunità di “superare la variante e decidere assieme il destino di Area Carbon col Piano Regolatore Generale”. Dato che i nuovi parametri della bonifica che fanno impennare i costi di Restart, per il comitato Area Carbon è arrivato il momento per avanzare un buon piano regolatore per la città del futuro, trovando destinazione utile per il 27 ettari dell’area.

“Ad Ascoli serve di tutto, tranne che nuove case, – sottolinea il comitato – piuttosto occorrerebbero nuovi servizi, scuole sicure, spazi per la ricerca e la cultura, verde attrezzato, la riqualificazione del centro storico e una mobilità sostenibile. E per capire cosa realmente serve alla città è necessario effettuare un’indagine seria e aggiornata stilata in base alle caratteristiche del territorio, mettendo in equilibrio l’interesse collettivo e il giusto profitto”.

Insomma, il comitato Area Carbon prende in mano la situazione e invita l’Amministrazione a capire cosa realmente occorre alla città e agire nei confronti di chi ha inquinato, secondo il Codice dell’Ambiente, pretendendo anche il sequestro dei beni di Sgl Carbon a garanzia del recupero dei costi, secondo l’esempio di altre città. “Una eventuale causa – spiegano – non provocherebbe nessun ritardo alla bonifica e consentirebbe a noi ascolani di ottenere almeno una parte del giusto risarcimento per i danni alla salute e all’ambiente che abbiamo subito per decenni”.

Il comitato Area Carbon invita a mettere sul tavolo della contrattazione progetti vincenti che rispondano alle esigenze complessive della città; in primis l‘auspicio che il nuovo piano regolatore e il progetto economico e urbanistico diventino i temi fondamentali della campagna elettorale, perchè contengono tutti gli altri: sviluppo, economia, servizi, cultura, vivibilità e sostenibilità.