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CASTEL DI LAMA – I mesi di ottobre e novembre saranno fondamentali per dar forma alla nuova Unione dei Comuni della Vallata del Tronto che si è insediata poco tempo fa a seguito del rinnovo delle amministrazioni comunali. Nelle prossime settimane entrerà nel vivo il lavoro della giunta che ha l’obiettivo di modificare radicalmente il metodo di gestione dell’ente. Tre le linee guida che l’organo porterà nel consiglio dell’Unione, in programma venerdì prossimo. A illustrarle il presidente e sindaco di Offida, Valerio Lucciarini: “Le tre modalità in base alle quali ci muoveremo sono l’Unione nei Comuni, l’Unione nella Vallata e l’Unione dei cittadini”. Insomma, un percorso ben delineato che prevede diversi step attraverso i quali verranno chiamati in causa sia le istituzioni sia i cittadini. È sempre Valerio Lucciarini che spiega il senso di questo nuovo metodo: “Unione nei Comuni significa che svilupperemo prima le nostre giunte nei sei Comuni aderenti (Appignano, Castel di Lama, Offida, Castorano, Colli, Spinetoli), poi ci incontreremo con i loro amministratori locali. Infatti riteniamo che si può far crescere l’Unione solo se ogni amministratore costruirà insieme a noi un progetto condiviso”.

Il passo successivo è l’Unione nella Vallata e, quindi, “aprirsi alle associazioni di categoria, alle cooperative, ai sindacati” precisa il presidente. Da ultimo, è previsto un convegno conclusivo del percorso in cui saranno illustrati i risultati degli incontri sul territorio e le priorità emerse. Il significato di questo nuovo approccio risiede nella volontà di attribuire maggiore responsabilità e protagonismo politico alle Istituzioni e dar risalto alle competenze, in primis quelle provenienti dal mondo del lavoro e dell’agricoltura. Lucciarini parla anche di sanità e sostiene che “l’Unione deve essere voce unica e forte su quest’ambito, trasferendo il tema nel bacino di interlocuzione della Vallata del Tronto. Bisogna concretizzare l’integrazione socio-sanitaria e rivedere l’idea dell’azienda ospedaliera Marche Sud”.

Presente anche Alessandro Luciani, sindaco di Spinetoli: “Vogliamo, come Unione, centralizzare la struttura. C’è bisogno di uguaglianza e omogeneità nei servizi, di una reale ricomposizione del territorio. Mi accorgo ogni giorno che passa delle tante situazioni difficili che vivono i nostri cittadini. Sono convinto che l’Unione è la vera spinta per andare avanti”.
E questa riunificazione dell’Unione in una sola sede potrebbe diventare presto realtà. I membri della giunta non si sbilanciano ma parlano di possibili aree, attualmente in disuso, da utilizzare per concentrare gli uffici dei servizi di cui si occupa l’ente. Tra queste, il Cit – Centro Intermodale del Tronto che possiede diversi locali inutilizzati. Per ora il problema risiede nel fatto che l’edificio si trova sul territorio di Villa Sant’Antonio, Comune di Ascoli, quindi incompatibile con il vigente regolamento dell’Unione che prevede l’obbligo di rimanere entro i confini del bacino territoriale dei sei Comuni, ma che con un accordo unanime potrebbe essere in futuro modificato. Solo ipotesi sul banco della rinnovata giunta, che non aggiunge altro sulla questione ma esprime di fatto la volontà di unificare gli uffici, oggi dislocati su tutti i Comuni aderenti.
Per l’assessore al Comune di Castorano, Silvia Fioravanti: “questa giunta esprime continuità nelle finalità già espresse in passato dall’Unione. L’aspetto innovativo è senza dubbio il modus operandi che agevola la dialettica politico-istituzionale e aiuta così gli amministratori”.

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