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L’AQUILA – Svelata una formazione di estrema destra con base in Abruzzo denominata “Avanguardia Ordinovista”; oggi, lunedì 21 dicembre, l’operazione dei Ros coordinata dalla Procura dell’Aquila che ha portato all’arresto di 14 persone e a perquisizioni a carico di 31 indagati in 11 regioni d’Italia. Fra gli arrestati un ascolano residente a Montesilvano, sono indagati anche due uomini, classe 1921 e 1939, residenti a Colli del Tronto.

L’INCHIESTA – Capo d’accusa, l’appartenenza a un gruppo clandestino che richiamava il disciolto movimento politico neofascista “Ordine Nuovo” e progettava azioni violente nei confronti di obiettivi istituzionali; tra i reati imputati l’associazionismo con finalità terroristiche e di eversione dell’ordine democratico, l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi raziali, etnici, nazionali o religiosi.

L’ORGANIZZAZIONE – Dall’inchiesta è emerso che l’organizzazione propagandava con ogni mezzo ideologie di estrema destra, fomentando sentimenti xenofobi. Tra gli obiettivi del gruppo, infatti, risultavano stranieri e immigrati, ma anche sedi di Prefetture e di Equitalia. Dalle indagini sembrava che il gruppo fosse pronto ad agire prima di Natale, anche se non è chiaro quanto potesse essere concreto. Sta di fatto che avrebbero progettato una rapina ai danni di un collezionista che le deteneva legalmente, mentre altri cercavano di recuperare le armi sotterrate durante l’ultimo conflitto bellico.

LE INDAGINI – Due carabinieri infiltrati hanno permesso tenere sotto controllo l’organizzazione che tesseva contatti con altre formazione di destra estrema come la “scuola politica Triskele”, i “nazionalisti Friulani”, il Movimento Uomo Nuovo” e la “Confederatio”. Agivano su due piani, uno lecito e uno clandestino: da una parte progettavano di candidarsi alle elezioni tramite un partito e faceva propaganda xenofoba sui social network, dall’altro organizzavano progetti eversivi.

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