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ASCOLI PICENO – Timidi segnali di ripresa per l’export italiano. A darne notizia Confartigianato Ascoli-Fermo, che ha confermato i dati positivi. Nei primi nove mesi del 2014, infatti, il valore delle esportazioni manifatturiere (il 96,0% del totale export) è risultato pari a 285,5 miliardi di euro, con una crescita di 4,6 miliardi di euro (+1,7%) sullo stesso periodo del 2013. Per aree di destinazione i mercati dell’Unione Europea a 28 rappresentano il 55% dell’export manifatturiero italiano. Confartigianato ha realizzato un approfondimento al riguardo.

LE MARCHE – Presentano un export pari a 9.212 milioni di euro (3,3% dell’export Italia): il 61,1% di esso è diretto verso la UE a 28 (6° posto della graduatoria nazionale). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l’export è cresciuto di 641 milioni di euro (+ 7,5%), seconda miglior performance in ambito regionale.
Se l’export mostra il segno più, sul fronte delle assunzioni di lavoro dipendente assistiamo ad una diminuzione a livello regionale dell’1,6% rispetto al terzo trimestre 2013. Nel dettaglio settoriale, le assunzioni nei Servizi sono il 73,9% del totale, segue l’Industria (13,5%), l’Agricoltura e pesca (8,2%) e le Costruzioni (4,3%). Rispetto al terzo trimestre 2013, quello dei Servizi è l’unico comparto in cui si osserva una diminuzione (-3,4%); nei restanti si registra un incremento: +7,1% nell’Industria, +0,8% nell’Agricoltura e pesca e +0,5% nelle Costruzioni.

IL PICENO – Nel terzo trimestre 2014 ha perso ben 1381 unità (-3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013), contando su 8.916 assunzioni che rappresentano a livello regionale il 16,4% del totale dei lavoratori dipendenti delle Marche (54.281).

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